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​Acqua - Istat, italiani più attenti ai consumi, si riducono di 34 litri pro-capite

where Roma when Lun, 02/12/2013 who redazione

In oltre un decennio i consumi di acqua per uso domestico sono calati da 206 litri per abitante al giorno del 2001 a 172 del 2012. Lo rileva il report dell’Istat

Prosegue ormai da oltre un decennio la contrazione dei consumi di acqua per uso domestico: da 206 litri per abitante al giorno del 2001 a 172 del 2012. Al contempo, si mantengono elevate (33,9%) le dispersioni idriche nelle reti comunali e ancora in 14 comuni si ricorre a misure di razionamento nella distribuzione dell’acqua per uso civile domestico. Lo rileva il report dell’Istat “Eco management e servizi ambientali nelle città: rifiuti, acqua, energia" relativo all’anno 2012.
Il 7,8% dei capoluoghi, rileva lo studio, presenta consumi di acqua potabile superiore ai 200 litri per abitante al giorno (circa la metà dei capoluoghi rispetto al 2011); in quasi un comune su due i consumi sono compresi tra 150 e i 200 litri, mentre il 42% mostra
consumi giornalieri inferiori ai 150 litri pro capite (erano il 35%  nel 2011). Sono soprattutto nel Nord-ovest i 9 comuni con i consumi maggiori pro capite: Brescia, Pavia e Lodi, Torino e Milano, ma anche Massa, Chieti, Catanzaro e Catania. Anche a Roma i consumi d’acqua giornalieri si mantengono prossimi alla soglia dei 200 litri pro-capite, mentre solo a Padova, Bari e Messina i consumi sono inferiori ai 150 litri giornalieri per abitante.
Nel 2012, per il complesso dei capoluoghi, la dispersione dal momento dell’immissione in rete, al momento in cui l’acqua raggiunge l'utente finale è pari al 33,9%.
In media, dei 403 litri per abitante immessi giornalmente nella rete di distribuzione dei capoluoghi se ne riescono ad erogare circa 267. In più dell'80 % dei comuni la dispersione di rete è superiore al 20%.
 
 

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