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Althesys: serve una strategia italiana per l’acqua

where Milano when Gio, 22/03/2018 who roberto

Secondo Marangoni, ceo di Althesys, è necessario affrontare il tema in un quadro ampio che coinvolga industria, energia e agricoltura. Serve anche un ventaglio di nuove soluzioni: accumuli, desalinizzazione, gestione dei fanghi di depurazione

L’Italia deve darsi una strategia alessandromarangoni.jpgper l’acqua, perché solo con un’azione comune che coinvolga l’intero sistema politico, industriale e agricolo, si può affrontare la sfida del cambiamento climatico. Lo ricorda Althesys, il think tank guidato dall’economista Alessandro Marangoni (nella foto) che si occupa di ambiente, energia e utility, in occasione della Giornata mondiale dell’Acqua che si celebra oggi.

“Credo sia necessario ragionare sulla risorsa idrica in un’ottica ampia - dice Marangoni - che unisca tutti i settori economici coinvolti: quello delle infrastrutture, in particolare acquedotti e depurazione, quello dell’energia, idroelettrica e non, e quello dell’agricoltura, che è il principale consumatore d’acqua e subisce sempre più spesso i danni provocati da fenomeni estremi quali siccità e alluvioni”.

Secondo il rapporto che l'Onu ha presentato in occasione della Giornata mondiale dell'acqua, nel 2050 le persone che potrebbero trovarsi a fronteggiare carenza di risorse idriche saranno tra i 4,8 e i 5,7 miliardi, contro i 3,6 miliardi attuali. Ad oggi, si consumano 4.600 miliardi di metri cubi d'acqua l'anno, di cui 70% per l'agricoltura, 20% per l'industria e 10% per le famiglie. La domanda globale d'acqua, si legge nel rapporto, è sestuplicata negli ultimi 100 anni e continua a crescere al ritmo dell'1% l'anno.

In Italia l’idrico cresce e investe - Nel nostro Paese il comparto degli usi civili sta facendo progressi, anche grazie all’avvento di una regolazione stabile. Le top utility del ciclo idrico negli ultimi cinque anni sono cresciute investendo nella qualità del servizio al cittadino. Le 50 maggiori aziende (mono e multiutility), dice lo studio “Le performance delle utility italiane. Analisi delle 100 maggiori aziende dell’energia, dell’acqua, del gas e dei rifiuti”, realizzato da Althesys e presentato recentemente, fatturano quasi 5,9 miliardi di euro, con ricavi in crescita del 14,7%. Gli investimenti ammontano a circa 1,4 miliardi e crescono ancora di più (+17,4%). Positivo l’avvento dell’Autorità, che, con la regolazione tariffaria, ha consentito alle aziende di crescere e di aumentare gli investimenti portandole a migliorare i risultati.

Idrico e agricoltura - L'acqua è un fattore cruciale per la competitività dell'agricoltura italiana, considerato che le produzioni irrigue costituiscono l'80% delle nostre esportazioni agricole. Al tema Althesys ha dedicato, negli anni, diversi studi, evidenziando come adeguate politiche di gestione dell’acqua in agricoltura potrebbero portare all’Italia benefici complessivi tra i 9,7 e i 17,3 miliardi di euro in trent’anni. L’analisi è stata sviluppata su quattro aree: i metodi irrigui (l’irrigazione a goccia – in alcuni casi il metodo più efficiente – e la microaspersione rispetto all’aspersione); modelli gestionali (servizi informativi di supporto agli agricoltori); nuove tecnologie (sistemi di consegna automatizzati); reti di adduzione e distribuzione (sostituzione di canali a cielo aperto con condotte e riparazione di quelle esistenti).

Sulla base delle best practice raccolte, lo studio formula ipotesi di policy utili al miglioramento della gestione idrica. “Il solo risparmio idrico ottenuto grazie a supporti informativi forniti dai Consorzi di bonifica avrebbe un valore fino a 3,2 miliardi di euro – spiega Marangoni – mentre la sostituzione dei canali a cielo aperto, diffusi nell’agricoltura italiana e caratterizzati da perdite per evaporazione e infiltrazione (che tuttavia portano anche effetti positivi per l'ambiente), porterebbe benefici stimabili tra i 4 e gli 8,1 miliardi”.

Anche l’energia può contribuire ad una gestione sostenibile dell’acqua sotto diversi profili. Da un lato, lo sviluppo delle rinnovabili, come l’eolico, permette di risparmiare acqua rispetto al termoelettrico. Dall’altro, l’idroelettrico contribuisce alla tutela del territorio, limitando il dissesto idrogeologico e permettendo di gestire gli effetti negativi del cambiamento climatico, siccità ed alluvioni.
In conclusione, serve una strategia integrata – ribadisce Althesys – che metta in campo anche tecnologie innovative per il nostro Paese: lo sviluppo di accumuli nel Centro Nord (finora non avvezzo a problemi di siccità), alcuni impianti strategici di desalinizzazione in aree specifiche e tecnologie avanzate di gestione dei fanghi di depurazione.

immagini
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