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AQP attiva la condotta sottomarina per l’impianto di depurazione di Carovigno (Br)

where Bari when Gio, 14/07/2022 who luca

Prossimamente le acque dell’impianto potranno essere riutilizzate al servizio delle aree a vocazione agricola

Acquedotto Puglieselavoridepuratorecarovigno-2.jpg ha attivato la condotta sottomarina per il rilascio delle acque depurate dell’impianto depurativo a servizio dell’agglomerato di Carovigno, con conseguente eliminazione dell’utilizzo del Canale reale. La dismissione e il nuovo recapito finale sono stati comunicati al Consorzio di Torre Guaceto. Le acque dell’impianto di Carovigno hanno una qualità già conforme ai rigorosi standard per il riutilizzo in agricoltura, e potranno essere riutilizzate nel prossimo futuro al servizio delle aree a vocazione agricola del Consorzio.

La parola ai dirigenti
L’impianto di depurazione di Carovigno (Br), che serve gli abitati di Carovigno, San Michele Salentino e San Vito dei Normanni, è stato oggetti negli anni di un fitto piano di interventi per garantire un servizio di depurazione sempre più sostenibile e in linea con le esigenze del territorio servito. “Acquedotto Pugliese - spiega la Direttrice Generale di AQP, Francesca Portincasa - è impegnato  a costruire realtà tecnologiche sempre più avanzate, dai dissalatori a nuovi sistemi acquedottistici e, insieme, a rigenerare l’intera rete, in un’ottica di risparmio della risorsa e di rispetto per la natura. Depurazione e riutilizzo dei reflui costituiscono uno degli assi principali della strategia aziendale insieme alla produzione di energia elettrica pulita”. “Grazie al prolungamento e all’attivazione della condotta sottomarina operati da AQP – sostiene Rocky Malatesta, presidente del Consorzio di Gestione della Riserva Naturale dello Stato e Area Marina Protetta di Torre Guaceto – ora le acque reflue depurate provenienti dall’impianto consortile di Carovigno vengono disperse all’esterno del Parco ad una profondità di 50 metri, in un’area a fanghi nella quale non ci sono habitat di pregio, quindi, dove non si rischia di intaccare l’ecosistema”.
 
 

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