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Arera e Guardia di Finanza rafforzano i controlli sui venditori di elettricità e gas

where Milano when Ven, 20/06/2025 who roberto

Aumentate le attività di vigilanza: verifiche su erogazione del bonus sociale, informazioni fornite dai call center, cambi di fornitore e versamento degli oneri generali di sistema. Accertamenti anche su trasparenza tariffaria, incentivi e qualità del servizio.

Nel 2024 Arera, con il sostegno arera-gdf.jpgdella Guardia di finanza, ha effettuato controlli e interventi su una decina di venditori del mercato libero dell’energia.  In particolare, le Fiamme Gialle hanno effettuato controlli telefonici delegati da Arera sulle informazioni fornite ai clienti da operatori di call center. Per gli 8 operatori che hanno violato le regole del Codice di condotta commerciale sono già stati avviati i relativi procedimenti sanzionatori.

 
I controlli
Analoga attività sarà condotta per il 2025, sempre finalizzata a rafforzare la tutela dei clienti.Sono state completate le attività avviate nel 2023 per la verifica dell’erogazione del bonus sociale elettrico alla clientela in condizioni di disagio economico, con particolare riferimento ad alcuni venditori che non effettuavano correttamente le rendicontazioni previste. Nel corso del 2024 sono inoltre partite nuove verifiche, estese anche al bonus gas, che proseguiranno nel 2025.  Nel complesso, sono stati “sbloccati” bonus sociali luce e gas non erogati per 2,4 milioni di euro, in favore di 16mila nuclei familiari in difficoltà economica.
Le ispezioni congiunte hanno anche permesso di individuare un’azienda di vendita che, tramite operazioni informatiche non corrette, ha impedito a migliaia di clienti di cambiare fornitore e 2 che hanno chiesto alla CSEA (Cassa per i servizi energetici e ambientali) la indebita reintegrazione degli oneri generali di sistema non riscossi dai clienti, per un totale di circa 1 milione di euro.
Nel complesso, l’attività di vigilanza ha portato alla contestazione di “erogazioni” indebitamente percepite a vario titolo per 8,4 milioni di euro, in parte già recuperati, grazie a ispezioni con sopralluogo che hanno riguardato, oltre che i bonus e gli oneri generali di sistema per 3,4 milioni di euro, le tariffe della distribuzione e del trasporto gas (per 4,5 milioni di euro) e i premi spettanti alle imprese di distribuzione gas per il miglioramento della qualità del servizio (per 500mila euro).
Sono state, infine, effettuate ispezioni presso imprese di produzione di energia elettrica a cui erano stati riconosciuti incentivi per l’adeguamento degli impianti al “Piano di riaccensione del servizio elettrico nazionale”.
 
Il commento di Unc
"Ottima notizia. È importante che sia Antitrust che altre Autorità come Arera scendano in campo a supporto del Garante della Privacy contro le scorrettezze dei call center" afferma Massimiliano Dona, presidente dell'Unione Nazionale Consumatori. "Ora, però, urgente che il Parlamento tolga valore ai contratti fatti al telefono su luce e gas, dato che, anche a fronte di una telefonata corretta, è impossibile avere un quadro informativo adeguato. Urge che sia sempre considerata aggressiva la pratica di telefonare a chi è iscritto al Registro delle Opposizioni e che, in tal caso, i consumatori siano indennizzati" prosegue Dona.

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