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Besseghini: si possono valutare investimenti pubblici per le infrastrutture idriche

where Roma when Gio, 10/01/2019 who roberto

Il presidente di Arera Besseghini ha detto in audizione che si possono attivare risorse pubbliche se le tariffe sono inadeguate. Plauso della prima firmataria della proposta di legge sull’acqua pubblica, Federica Daga

Arera apre alla possibilità di stefano-besseghini.jpginvestimenti pubblici per garantire i servizi idrici al cittadino. Lo ha detto il suo presidente, Stefano Besseghini, nell'audizione sulle proposte di legge 52 e 773 in tema di governo e gestione del ciclo integrale delle acque all'esame della commissione Ambiente e Lavori pubblici della Camera.

L'Autorità - è stato detto - condivide il riconoscimento esplicito che l’accesso all'acqua sia un "diritto umano essenziale”, il cui obiettivo deve essere perseguito grazie all'attuazione di investimenti infrastrutturali attraverso i quali si potrà assicurare un'effettiva e reale tutela dei consumatori in tutte le aree del Paese".

Le due proposte, ha osservato il presidente dell'Autorità di regolazione per energia, reti e ambiente, "sembrano concordare sull'esigenza di inversione del rapporto tra impiego di finanza pubblica e di risorse da tariffa nel conseguire un rafforzamento della spesa per investimenti". E Arera, ha affermato "valuta positivamente l'impiego di risorse pubbliche per il finanziamento di infrastrutture strategiche per il territorio, nei casi in cui la tariffa sia oggettivamente inadeguata a garantire copertura e purché sia reso disponibile per un arco di tempo sufficientemente ampio".

Besseghini ha ricordato, a questo proposito, la componente tariffaria del FoNI (Fondo nuovi investimenti), che ha prodotto effetti positivi rafforzando la capacità di spesa degli operatori, finalmente collegata all'infrastruttura gestita e non alle disponibilità finanziarie, nonché consentendo la mappatura di tutte le opere afferenti al servizio; sono emerse però anche storture, come l'impiego delle risorse anche per garantire maggiori benefici agli azionisti, spingendo l'Autorità a precisare le necessarie modalità di rendicontazione dell'impiego del Fondo.

 “Arera, nella sua audizione in commissione Ambiente, è intervenuta definendo positivamente il ricorso a risorse pubbliche per sostenere gli investimenti nelle infrastrutture, come previsto dalla nostra proposta di legge per l'acqua pubblica”. Lo evidenzia in una nota Federica Daga (M5), prima firmataria di una delle due proposte di legge sulla gestione pubblica delle acque all'esame di Montecitorio. “Una conferma - sottolinea - di quello che diciamo da tempo: la scelta di privatizzare il servizio, che ha portato ingenti profitti agli azionisti e scarsi investimenti con relative reti colabrodo, si è rivelata fallimentare. Dunque è ora di individuare una nuova forma di gestione, che guardi al futuro tenendo conto degli errori e delle cose buone del passato”.

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