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Biancardi (Wareg): “Il comparto idrico ha fame di investimenti, specie nelle grandi condotte”

where Roma when Lun, 13/07/2015 who michele

Lo ha detto nel suo intervento a proposito del settore idrico nell’ultimo numero di Elementi, periodico del Gestore dei Servizi Energetici, il neo Presidente di WAREG-European Water Regulators

albertobiancardi.jpg“Il periodo regolatorio, che inizierà nel 2016, non segnerà una discontinuità rispetto a quello che sta per chiudersi. Anzi, il criterio principale del nuovo metodo, che contiamo di varare tra settembre e ottobre, saprà garantire la maggior continuità possibile con le regole attuali, in modo che tutti gli operatori - banche incluse - possano pianificare sulla base di esse”. Così Alberto Biancardi, Componente AEEGSI e neo Presidente di WAREG-European Water Regulators, nel suo intervento nell’ultimo numero di Elementi, periodico del Gestore dei Servizi Energetici, visibile sul sito www.gse.it parlando a proposito del settore idrico.

Le tariffe servono ad aumentare gli interventi - Biancardi ha sostenuto che “il comparto idrico ha un'esigenza estrema di investimenti in ogni parte della filiera, soprattutto nelle grandi condotte - dove le perdite d'acqua sono alte - e nella parte finale, quella della fognatura e depurazione. L'aspetto più delicato del nostro intervento è far capire che, in cambio di tariffe magari aumentate in media di qualche decina di euro l'anno, cresce la qualità del servizio, migliora la compatibilità ambientale e si ha la certezza di poter bere l'acqua in modo sicuro ancora a lungo. In altre parole, se la bolletta sarà un po’ più alta è perché il consumatore godrà di servizi prima non erogati (depurazione, fognatura) raggiungendo livelli più vicini agli standard europei. Al tempo stesso, una maggiore efficienza nella gestione operativa indurrà tendenziali contenimenti dell’importo prima pagato”.

In certe zone le tariffe sono invariate da anni - Il componente dell’Autorità si è poi soffermato sulla perequazione tariffaria, sottolineando che “in certe zone del Paese, per  esempio in Sardegna, il sistema regolatorio e tariffario è immobile da anni. Risultato: non si sono fatti investimenti, il rapporto col sistema finanziario è pessimo e sono emersi rischi di solvibilità. In queste zone sarebbe previsto un aumento molto alto delle bollette per sanare la situazione pregressa. Per evitare questo, l’Autorità ha deciso di riprodurre, in modo atipico, meccanismi di equità già adottati con le tariffe di elettricità e gas. In questi settori, siccome il distributore che opera in alta montagna non può comprimere i costi più di tanto, facciamo in modo che il sovraccosto non sia pagato solo dal consumatore locale, ma da tutti tramite un prestito che verrà restituito entro qualche anno”.

Sul neonato Wareg, network che collega i regolatori europei dei servizi idrici, di cui è neo presidente, Biancardi ha affermato che “anche in questo caso abbiamo replicato quanto fatto con l'energia elettrica e il gas. Al momento i membri di WAREG sono diciotto, più un osservatore. Inizieremo compilando insieme, in tempi rapidi, un “libro di istruzioni” con le pratiche adottate dai Paesi europei nelle diverse situazioni. WAREG sarà utile per confrontarci con Bruxelles e per illustrare la nostra missione ai consumatori e alle istituzioni finanziarie”.

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Componente AEEGSI e Presidente di WAREG-European Water Regulators
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