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Codici: perché Frosinone paga il 38% in più di Roma sulla tariffa base?

where Roma when Lun, 08/01/2018 who roberto

Tra Acea ATO2 Roma e Acea ATO 5 di Frosinone ci sono tariffe discrepanti pur essendo confinanti

Che il servizio idrico nazionale siacodici.jpg un colabrodo, è assodato, ma quando a divergere e pure di tanto, sono due ATO confinanti, allora sorgono non pochi dubbi. Lo si legge in un comunicato di Codici. “Nello specifico ci riferiamo all’ATO 2 di Roma e all’ATO 5 di Frosinone, dove sicuramente qui vi è un tasso di dispersione dell’80% rispetto alla Capitale, dove si attesta sul 30%, ma pur incidendo sulla tariffa, dovrebbe incidere sulla quota fissa”.
Invece, si noti come, sulla base delle tariffe pubbliche presenti sui siti delle Autorità d’ambito, a parità di condizioni di: gestore, tecnologia, investimenti e regolazione, una famiglia con un consumo medio di 108 metri cubi annui (parametro di riferimento in entrambe le articolazioni tariffarie), paga molto di più a Frosinone rispetto a Roma.
A Roma, intanto, il range di metri cubi annui è molto più ampio, attestandosi come tariffa base su 0,219 centesimi tra zero e 92 metri cubi annui, mentre a Frosinone si pagano 0,50 centesimi se si consumano tra zero e 30 mc3. Quindi a Roma si hanno a disposizione più metri cubi ad un prezzo inferiore nonostante, date le tariffe, si sprechi molta più acqua perché è comunque più conveniente, quindi non incidendo in modo sostanziale si ha l’incentivo a sprecare.
Frosinone paga 108 mc3 d’acqua - ben 324 € solo di costi fissi, rispetto ai 200 € di Roma - , con un costo fisso all inclusive a metro cubo pari rispettivamente a 3 € rispetto a 1,85 € di Roma.
Quindi, facendo una valutazione solamente della tariffa base e non anche delle eccedenze, a Frosinone si paga l’acqua il 38% in più di Roma; se andassimo a verificare le altre fasce di eccedenza, la differenza andrebbe triplicandosi. Pertanto, una famiglia di Frosinone andrebbe a spendere anche 1.000 € in più per l’acqua in un anno.
La depurazione ha una quota fissa a Frosinone di 25 € mentre a Roma di 15 € all’anno. Pertanto, nonostante la crisi idrica a Roma e l’abbondanza di acqua a Frosinone, nonostante il costo per abitante sia nettamente superiore per i 500.000 di Frosinone rispetto ai 5 milioni di Roma considerando anche coloro che ci stanno non in pianta stabile, la differenza rimane abissale.
Il costo della tariffa idrica per una famiglia a Frosinone è tripla rispetto a quella di una famiglia romana con gli stessi consumi, considerando anche il fatto che 1 metro cubo d’acqua costa il triplo, rispetto, ad esempio, ad 1 metro cubo di gas, il cui costo può variare tra gli 0,80 centesimi e 1 euro, considerando il fatto che il gas arriva da molto lontano ed ha bisogno di molte lavorazioni. Certo anche per l’acqua va comunque costruita e mantenuta l’infrastruttura, non essendo sufficiente raccoglierla in un catino, ma proprio per questo si fa un piano tariffario e la tariffa è il risultato delle attività di gestione, sviluppo e manutenzione, che evidentemente non vengono eseguite.
“I motivi di tutto questo sono legati all’inefficienza, alla sciatteria e al combinato di politica e posti di lavoro promessi”, afferma Luigi Gabriele di Codici. “A Frosinone pagano l’acqua in base alla sciatteria politica, in 16 anni non è mai stata fatta una verifica puntuale sull’efficienza del servizio e sul rapporto tariffa investimenti. Si è fatta grande speculazione e come sempre a farne le spese è il consumatore finale”.

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