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La Commissione UE dimezza la penalità alla Regione Campania per lo stoccaggio rifiuti

where Napoli when Ven, 29/04/2022 who roberto

La multa è stata ridotta da 40 a 20 milioni, dopo che lo smaltimento delle ecoballe stoccate nei siti di Pascarola e di Taverna del Re è stata assegnata alla società in house Sapna

È stata ridotta da 40 milioni ecoballe2.jpga 20 milioni di euro la penalità della procedura europea di infrazione assegnata per lo stoccaggio eccessivo di rifiuti in Campania. La riduzione, riporta Adnkronos, è stata ottenuta in virtù della decisione di assegnare a Sapna, la società in house di gestione dei rifiuti, lo smaltimento delle ecoballe stoccate nei siti di Pascarola e di Taverna del Re.

Il ruolo di Caivano e Acerra
La Commissione europea ha deciso la diminuzione della penalità giornaliera dalla procedura europea di infrazione dopo aver valutato le informazioni relative al collaudo e alla messa in funzione dell'impianto di Caivano, destinato a trattare una parte consistente di rifiuti storici, pari a circa 2 milioni di tonnellate per la produzione di combustibile solido secondario. La decisione ha tenuto anche conto del fatto che il termovalorizzatore di Acerra già sopperisce al fabbisogno di incenerimento dei rifiuti municipali ordinariamente prodotti. La penalità dovuta per il dodicesimo semestre è stata, pertanto, quantificata in 20.400.000 euro a fronte dei 40.000.000 euro precedentemente stabiliti. Sarà dunque la Sapna, in base all'accordo di programma tra Regione Campania e Città metropolitana di Napoli, ad effettuare gli interventi necessari per consentire lo smaltimento delle ecoballe stoccate nei siti di Pascarola e di Taverna del Re negli impianti previsti presso lo Stir di Caivano.
 
Cos’era successo
La Corte di Giustizia europea, con sentenza del 16 luglio del 2015, aveva condannato l'Italia, con riferimento alla gestione dei rifiuti in Campania, a pagare alla Commissione europea una sanzione forfettaria di 20 milioni di euro, nonché una penalità giornaliera di 120mila euro per ciascun giorno di ritardo nell'attuazione delle misure necessarie per conformarsi alla sentenza e fino alla completa esecuzione della stessa. La penalità dovuta adesso per il dodicesimo semestre è stata, pertanto, quantificata in 20,4 milioni di euro e dovrà essere versata, secondo le modalità indicate nella nota, entro 45 giorni di calendario a decorrere dal 1° aprile 2022, data di ricezione da parte della Rappresentanza permanente d'Italia presso l'Unione europea, pena l'applicazione degli interessi di mora, oltre che la possibile apertura di una procedura di compensazione.

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