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Corruzione, l'ex ad di Acea Donnarumma rischia il rinvio a giudizio

where Roma when Gio, 01/10/2020 who roberto

Donnarumma avrebbe sostenuto la designazione di due collaboratrici per un membro del collegio sindacale, in cambio dell’assenso di questi all’aumento della retribuzione dell’ad

L’ex ad di Acea, Stefano Donnarummastefanoantoniodonnarumma.jpg è sotto accusa dalla Procura di Roma per corruzione. Nell’inchiesta è coinvolto anche Corrado Gatti, all'epoca dei fatti membro del collegio sindacale di Acea e Giuseppe Del Villano, all'epoca dei fatti direttore del dipartimento Affari e Servizi Corporate per Acea. I fatti risalgono al 2019. Secondo i pm di piazzale Clodio, coordinati dal procuratore aggiunto Paolo Ielo, Donnarumma avrebbe caldeggiato “la designazione” di due collaboratrici di Gatti, una come presidente del collegio sindacale di Acea Ato2 e l'altra alla carica di sindaco di Acea.

L'ex ad, secondo l'accusa, avrebbe concordato con Gatti “di agire come una squadra”. In cambio Gatti avrebbe dato parere favorevole “alla determinazione - si legge nel capo di imputazione - della parte variabile del compenso spettante all'amministratore delegato” e promosso “personalmente la concessione di un compenso straordinario a Donnarumma di 80mila euro”. Gatti agendo in questo modo avrebbe potuto avere la facoltà di “designare propri collaboratori negli organismi di controllo delle varie partecipate di Acea”. In base a quanto si apprende per questa vicenda, nel luglio del 2019, il gip ha respinto la richiesta di arresti domiciliari per Gatti e di due misure interdittive per Donnarumma e Del Villano. Quest'ultimo secondo l'accusa avrebbe “avallato e rafforzato” lo scambio tra gli altri due indagati.

La replica di Acea - Acea, pur nel ribadire piena fiducia nell'operato della Magistratura, legge con stupore di presunte irregolarità riportate da alcuni organi di stampa e rivolte ad un ex componente del collegio sindacale, all'ex Ad e ad un ex manager. A tal riguardo la Società precisa di aver operato nel pieno rispetto di tutte le procedure, sia di legge, sia interne, per la determinazione dei compensi riconosciuti, a qualunque titolo, ai propri Amministratori e Dirigenti, anche in ossequio alle disposizioni vigenti per le Società quotate, e di ritenere le contestazioni ipotizzate prive di fondamento.

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