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Così si fa! Inaz risparmia ogni anno 30mila bottiglie di plastica

where Milano when Lun, 07/01/2013 who redazione

Il presidente Linda Gilli: “Usiamo l’acqua della rete idrica al posto di quella in bottiglia. È buona e certificata. Risparmiano i dipendenti, l’azienda e guadagna l’ambiente”.

Quante bottiglie d’acqua consumano i lavoratori di un’azienda di medie dimensioni? Inaz, società che sviluppa e vende soluzioni per l’amministrazione e la gestione del personale con 150 dipendenti nella sua sede di Milano, ha provato a fare i conti: “Si arriva fino a 30mila bottiglie di plastica da mezzo litro consumate in un anno –spiega Linda Gilli, presidente e ad dell’azienda. – Solo per produrle ci vogliono 5,7 barili di petrolio, quasi 8 quintali di greggio, senza considerare i costi e le emissioni per trasportarle e smaltirle. Uno spreco insostenibile, specie in questi tempi di crisi”.
“Gli stessi dipendenti – prosegue Gilli – ci chiedevano soluzioni per far risparmiare loro stessi e l’azienda e per tutelare l’ambiente: ecco perché abbiamo aderito al progetto L’abbiamo imbroccata finanziato dalla fondazione Cariplo”.
L’iniziativa, che promuove il consumo dell’acqua di rete nei locali pubblici e nei luoghi di lavoro di Milano, è attivata in collaborazione con la fondazione Rete civica di Milano, l’università di Milano-Bicocca, Legambiente Lombardia, Amiacque e Metropolitana Milanese. Inaz è stata una delle prime aziende ad aderire.
La svolta green comincia coinvolgendo i lavoratori. “I nostri dipendenti sono liberi di scegliere se continuare a consumare l’acqua imbottigliata oppure servirsi delle brocche che abbiamo distribuito per rifornirsi dalla rete. L’acqua del rubinetto – sottolinea il presidente – è buona, certificata e sempre disponibile, senza problemi legati alla data di scadenza”.
Dopo una valutazione delle pratiche di gestione delle risorse idriche in azienda, condotta in collaborazione con i partner della campagna, Inaz è stata omaggiata delle brocche per il rifornimento e Metropolitana Milanese ha provveduto alle analisi dei campioni d’acqua.
“Confidiamo che il consumo di acqua imbottigliata calerà drasticamente – conferma Gilli. – Il nostro auspicio è che aderiscano al progetto anche i locali della zona convenzionati con Inaz per i pasti dei dipendenti”.
 

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