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Emergenza rifiuti – Presidi contro la nuova discarica romana a Monti dell’Ortaccio

where Roma when Lun, 27/08/2012 who redazione

“Faremo le barricate 24 ore su 24”, promettono i comitati dei cittadini. Il ricercatore ambientale: “Una nuova discarica a meno di un chilometro da Malagrotta è molto pericolosa per la salute”. Ma la scelta del commissario Sottile non è definitiva

“Sottile a casa”. “No discarica a Monti dell’Ortaccio”. Questi gli slogan che campeggiano sugli striscioni esposti a Massimina, estrema periferia di Roma, dove già sorge la megadiscarica di Malagrotta. Qui è iniziato da qualche giorno “il primo presidio contro la nuova discarica”.
All’indomani dell’annuncio del commissario straordinario all’emergenza rifiuti di Roma, Goffredo Sottile, che ha indicato l’area di Monti dell’Ortaccio come sito per la nuova discarica temporanea della capitale, la mobilitazione dei residenti è cominciata subito. La scelta, osteggiata da Campidoglio, provincia di Roma e regione Lazio, non è definitiva, in attesa della conferenza dei servizi prevista nel giro di 15 giorni. In tutto i presidi attivati nella zona sono tre: “Ci saranno persone – spiegano – che staranno lì 24 ore su 24”. Alcuni residenti e rappresentanti dei comitati hanno allestito un gazebo, a via Pasquale Pasquini, a Massimina. “Lo abbiamo chiamato presidio Valle Galeria si rifiuta e ci resteremo a oltranza – racconta Pietro all’agenzia Ansa. – Qui a Massimina noi facciamo la raccolta differenziata porta a porta da anni e ora vogliono mettere una discarica a meno di un chilometro in linea d’aria da Malagrotta”.
Salvatore D’Amante, ricercatore ambientale che collabora con i comitati di Malagrotta, spiega: “Secondo studi della Asl Rme l’ospedalizzazione nell’arco di due chilometri da Malagrotta è aumentata del 9% per le donne e dell’8% per gli uomini, e all’avvicinarsi degli impianti si osserva un aumento statisticamente significativo delle persone ricoverate per tumore alla laringe. Una nuova discarica a Monti dell’Ortaccio andrebbe ad aggravare la situazione ambientale della zona”. “Nel mese di ottobre – assicura la giornalista Julie Martin – la Commissione petizioni del Parlamento europeo sarà a Malagrotta per verificare lo stato dell’arte sullo sversamento dei rifiuti”.
Dal canto suo, il prefetto Sottile ha fatto sapere che un’ulteriore proroga della discarica “si può evitare, se si riesce a far funzionare tutto”. Tra le ipotesi c’è anche il modello-Napoli, che esporta all’estero una parte dei rifiuti non trattati.