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​Firenze sprofonda - Utilitalia: la Toscana è tra le più avanzate, ma in Italia servono investimenti

where Firenze when Lun, 30/05/2016 who redazione

La federazione delle imprese di pubblica utilità sostiene che per riparazioni e manutenzione servono 5 miliardi l'anno

“Non entro nel caso specifico di Firenze che, come succede alla parte più preziosa dell'Italia, soffre la delicatezza di tutte le città storiche, nelle quali gli interventi sono complessi e delicati da ogni punto di vista. Posso dire però che la Toscana è una delle regioni avanzate rispetto al resto del Paese, sia per le condizioni delle strutture idriche che per gli investimenti in manutenzione delle giovannivalotti2.jpgreti. Il caso di Firenze ci offre l'occasione per capire il resto d'Italia". Lo ha detto Giovanni Valotti, presidente di Utilitalia, la federazione che riunisce le aziende dei servizi idrici, energetici e ambientali, a commento di quanto avvenuto a Firenze per una ricognizione più generale sul fabbisogno di investimenti in reti idriche nel nostro Paese.

"Servono almeno 5 miliardi di investimento all'anno. Parlo di investimenti realizzati e non solo di programmati. 5 miliardi all'anno, ogni anno, tutti gli anni. Invece siamo a meno di un terzo. Abbiamo una media di investimento di 34 euro per abitante all'anno, contro una media europea che varia tra 80 e 120 euro per abitante all'anno. E questo nelle aree gestite da imprese, che nei limiti delle risorse disponibili effettuano comunque investimenti anche in manutenzione. Nelle aree gestite in modo diretto dagli enti locali, la media si abbassa a 12 euro. Si tratta di una situazione gravissima, che necessiterebbe un recovery plan".

“Le nostre aziende programmano gli interventi - conclude Valotti - , ma spesso non riescono a portarli a termine in tempi brevi a causa iter burocratici autorizzativi che rendono complicati gli interventi. Il tutto mentre piovono le infrazioni europee a causa dei ritardi nella costruzione di reti e impianti. In sintesi, spendiamo i soldi per pagare le multe all'Europa anziché per manutenere e realizzare le opere che servono ai cittadini”.

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Presidente Utilitalia
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