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Fontanelli di acqua: 41 milioni di litri nel Basso Valdarno, risparmi per 8,6 milioni

where Empoli when Lun, 14/03/2016 who michele

Quasi un quarto della popolazione li utilizza regolarmente; ogni giorno 12mila cittadini vanno ai 47 impianti attivi

40,8 milioni di litri: è la quantità di acqua ad alta qualità che i 47 fontanelli di Acque SpA, il gestore idrico del Basso Valdarno, hanno erogato gratuitamente nel 2015. Il potenziale risparmio economico per le tasche dei cittadini è stato di quasi 8,6 milioni di euro (se si fosse acquistata acqua minerale in bottiglia dal costo medio di 0,21 €). Sono i dati principali presentati da Giuseppe Sardu e Roberto Salvadori, rispettivamente presidente e responsabile Laboratori di Acque SpA, sui risultati del progetto Acqua ad Alta Qualità nel 2015 e nei primi 7 anni di attività. fontanelloacquespa.jpg

I dati - Rispetto all’anno precedente si è registrato un ulteriore aumento dei consumi dell’8%, a sostanziale parità di numero di impianti. In particolare, gli impianti che hanno ottenuto più “successo” sono quelli installati nei comuni dell’Empolese-Valdelsa: Empoli Maratona (2.458 metri cubi), Fucecchio (1.741), Sovigliana Vinci (1.410), Monsummano Terme (1.382) e Empoli Santa Maria (1.356). Nel resto del territorio servito, molto utilizzati risultano essere anche gli impianti a Massa e Cozzile, Pisanova, Palaia, Pieve a Nievole e Pontedera-capoluogo.

I cittadini apprezzano - L’erogazione media giornaliera di acqua ad alta qualità nel Basso Valdarno è stata di circa 112mila litri e si stima siano stati oltre 12.400 cittadini che giornalmente si recano presso i fontanelli. Del resto, come emerge dalla ultima customer satisfaction interna di Acque SpA, il 23,9% della popolazione si approvvigiona spesso o regolarmente all’acqua del fontanello: un dato in costante crescita.

Buona pratica ambientale - L’impatto ambientale di questo progetto ne spiega da solo l’importanza: grazie ai fontanelli è stato possibile evitare l’acquisto di oltre 27 milioni di bottiglie di plastica da 1,5 litri: se si pensa, infatti, che per realizzarne 30 è necessario 1 kg di plastica, si ricava che nel 2015 nel Basso Valdarno sono state risparmiate ben 898 tonnellate di plastica, l’emissione equivalente di 2.065 tonnellate di anidride carbonica e di svariate altre tonnellate di idrocarburi, ossidi di zolfo, azoto e monossido di carbonio, tutti prodotti nel processo di produzione e trasporto dell’acqua in bottiglia. A distanza di 7 anni, dal pieno avvio del progetto, si calcola che siano stati quasi 35 i milioni di euro risparmiati dalle famiglie grazie ai fontanelli, a fronte di un investimento di poco superiore ai 2 milioni di euro.

Il progetto - Il progetto Acqua ad Alta Qualità, condotto da Acque SpA in coordinamento con Autorità Idrica Toscana e i comuni del territorio, prevede la realizzazione di punti di approvvigionamento gratuito di acqua ad alta qualità. L’acque erogata è quella normalmente distribuita dall’acquedotto, resa però “immediatamente gradevole” grazie ad un impianto (il fontanello, appunto) che elimina il cloro e che, in sostituzione, potabilizza l’acqua con raggi ultravioletti, assicurando al contempo bontà e sicurezza assoluta. Gli impianti sono interamente progettati, realizzati e posti in opera dalle maestranze del Gruppo Acque, che ha così deciso di puntare sul bagaglio di conoscenze e capacità dei propri addetti. I fontanelli di nuova generazione hanno inoltre perfezionato gli aspetti di funzionalità, migliorandone le performance in termini di minor spreco d’acqua, manutenzione, riduzione dei guasti e della loro durata, anche grazie all’introduzione di un moderno sistema di telecontrollo. Gli obiettivi di Acqua ad Alta Qualità sono molteplici: avvicinare la popolazione al consumo domestico dell’acqua di rete, concorrere alla riduzione di rifiuti, offrire opportunità di risparmio economico per le famiglie, sensibilizzare l’opinione pubblica sull’importanza della risorsa idrica e contrastarne dunque anche lo spreco.

L’acqua di rubinetto - Al pari di quella del fontanello, anche il consumo dell’acqua di rubinetto è a tutti gli effetti una buona pratica, perché è una risorsa a disposizione di tutti, pubblica e a chilometri zero dato che viene dal territorio in cui viviamo. È buona, controllata e garantita dai circa 16mila campionamenti annui e dalle analisi effettuate direttamente dal Gestore e dagli organismi di controllo. Per quanto riguarda il sapore, come ormai noto, basta lasciare l’acqua a riposare in una caraffa o in un contenitore per qualche decina di minuti, affinché il “gusto”di cloro scompaia quasi del tutto.

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Fontanello: impianto di distribuzione acqua pubblica gratuita ai cittadini
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