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Giornata Mondiale dell'Acqua: 920 milioni di persone non hanno accesso a fonti sicure

where Roma when Mer, 22/03/2017 who roberto

Il 12% della popolazione mondiale non ha accesso a fonti di acqua potabile pulita. Ogni giorno 4.500 bambini muoiono per la mancanza di acqua pulita

In tutto il mondo risuona un campanello d'allarmeworldwaterday2017.jpg a cui i governi devono prestare ascolto: l’accesso all’acqua. Oggi più di 900 milioni di persone - 319 milioni di abitanti dell'Africa Sub-Sahariana (il 32% della popolazione), 554 milioni di asiatici (il 12,5% della popolazione), e 50 milioni di sudamericani (l'8% della popolazione) - non hanno accesso a fonti di acqua potabile sicura. Tra queste regioni, la Papua Nuova Guinea ha la disponibilità minore (solo il 40% degli abitanti ha accesso a fonti di acqua pulita); seguono la Guinea Equatoriale (48%), l'Angola (49%), il Ciad e il Mozambico (51%), la Repubblica Democratica del Congo e il Madagascar (52%), e l'Afghanistan (55%).
In occasione della Giornata Mondiale dell'Acqua prevista per il 22 marzo, il Consiglio Mondiale dell'Acqua (World Water Council - WWC) chiede a tutti i governi di focalizzarsi sui problemi legati alle risorse idriche e di stanziare una parte cospicua della loro spesa per garantire a tutto il pianeta l'accesso a fonti di acqua sicura, dal momento che attualmente il 12% della popolazione mondiale non ha accesso a fonti di acqua pulita e che 3,5 milioni di decessi all'anno sono imputabili a malattie legate all'acqua.
Nel mondo, il costo totale della mancanza di sicurezza delle risorse idriche sull'economia globale è stimato in 500 miliardi di dollari all'anno. Se a questo dato si aggiunge l'impatto ambientale, la cifra cresce ulteriormente, fino ad arrivare all'1% del prodotto interno lordo globale.
 
"C'è un'assoluta necessità di aumentare la sicurezza dell'acqua per affrontare le sfide a cui ci mettono di fronte i cambiamenti climatici e l'impatto umano sull'ambiente", ha dichiarato il Presidente del Consiglio Mondiale dell'Acqua Benedito Braga. "I leader mondiali sanno che il risanamento è fondamentale per la salute pubblica, ma dobbiamo agire ora per raggiungere l'Obiettivo Globale di Sviluppo Sostenibile numero 6: garantire accesso all'acqua sicura e a strutture igienico-sanitarie adeguate a tutto il pianeta entro il 2030. Serve un impegno del più alto livello per fare sì che ogni villaggio e città nel mondo possano attingere a fonti di acqua pulita".
 
Fondato nel 1996, il Consiglio Mondiale dell'Acqua (World Water Council - WWC) conta oltre 300 organizzazioni da tutto il mondo tra i suoi membri, e ha come scopo primario quello di favorire l'accesso a fonti di acqua pulita e contribuire all'aumento della sicurezza delle risorse idriche per tutto il pianeta. Nel suo ruolo chiave di facilitatore nel finanziamento di progetti legati all'acqua pulita e motore di un cambiamento politico che garantisca la sicurezza delle risorse idriche, il Consiglio Mondiale dell'Acqua riunisce centinaia di associazioni, think-tank, università, enti governativi e istituzioni che operano nel settore pubblico e privato, fornitori del servizio idrico ed esperti da tutto il mondo, con lo scopo di portare avanti la sua missione. 

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