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Gruppo Hera presenta il Piano industriale al 2026, investimenti per oltre 4 miliardi

where Bologna when Gio, 09/02/2023 who roberto

Il nuovo Piano quinquennale si arricchisce di importanti progettualità volte a promuovere l’economia circolare, la transizione energetica e la resilienza delle reti, con oltre 4,1 miliardi di investimenti

Il Consiglio di Amministrazione hera_0.jpgdel Gruppo Hera, presieduto da Tomaso Tommasi di Vignano, ha approvato il Piano industriale al 2026, che conferma l’impegno della multiutility a mantenere anche per il prossimo quinquennio un importante volume di investimenti, con l’obiettivo di continuare a creare valore per tutti gli stakeholder e confermarsi un solido riferimento per i territori serviti.
  
MOL preconsuntivo 2022 in crescita
A coronare il ventennale dalla nascita, il Gruppo Hera prevede di chiudere l’esercizio 2022 con risultati in crescita, superiori alle attese: il margine operativo lordo (MOL) preconsuntivo si attesta a circa 1.285 milioni di euro, circa 60 milioni in più rispetto al MOL 2021, mentre il rapporto debito netto/MOL è previsto a circa 3,3x, in miglioramento rispetto ai trimestri precedenti, maggiormente apprezzabile alla luce della situazione straordinaria del mercato, dell’incremento dei costi delle commodities energetiche e della crescita degli investimenti sostenuti nel 2022, per circa 780 milioni. Per quanto riguarda le principali dimensioni economiche del Piano industriale, al 2026 è previsto un MOL complessivo di 1.470 milioni di euro, in aumento di 246 milioni rispetto al consuntivo 2021, per una crescita media annua di circa 50 milioni, fondata in modo equilibrato sia sulla componente organica che sullo sviluppo per linee esterne.
 
Investimenti per oltre 4,1 miliardi
Il Piano al 2026 prevede investimenti complessivi per oltre 4,1 miliardi di euro, in media circa 825 milioni all’anno, in aumento rispetto alla precedente pianificazione. Gli investimenti saranno per il 60% a beneficio dei business regolati e per il restante 40% a favore dei business a libero mercato. Tali numeri comprendono iniziative concrete sui territori serviti che si sono già aggiudicate oltre 130 milioni di euro di finanziamenti PNRR, a cui si aggiungeranno altri fondi destinati ai progetti della raccolta e igiene urbana per i quali si attendono le graduatorie definitive nei prossimi mesi.
Il 70% degli investimenti previsti tra il 2022 e il 2026 risponderà agli obiettivi fissati dall’Agenda Globale ONU al 2030, mentre per quanto riguarda la Tassonomia europea tutti, o quasi, i capitali allocati nelle attività ammissibili (circa il 98%) sono allineati ai criteri tecnici definiti dal Regolamento Europeo. Inoltre, il 40% degli investimenti sarà riservato a interventi a favore della sicurezza e resilienza degli asset gestiti e oltre il 30% alla promozione della digitalizzazione e innovazione. La positiva generazione di cassa in arco Piano sarà in grado di coprire il piano di investimenti, riportando progressivamente la leva finanziaria al di sotto della soglia del 3x, con l’obiettivo di arrivare a 2,8x al 2026.
 
Le principali progettualità del Gruppo 
La strategia al 2026 è stata elaborata per rispondere alle sfide più rilevanti del settore con progettualità d’eccellenza su tutti i territori in cui opera il Gruppo.
Anche questo Piano conferma l’impegno e il contributo alla transizione energetica, ad esempio con iniziative volte allo sviluppo di fonti rinnovabili elettriche e gassose. In questo senso si inseriranno l’installazione di impianti fotovoltaici nei siti di proprietà della multiutility, dei clienti domestici e industriali, e la produzione di biometano e idrogeno con tecnologie già collaudate (biometano da matrice organica) o uniche sul panorama nazionale (impianto power to gas abbinato al ciclo idrico integrato) da immettere nella rete di distribuzione o a beneficio del consumo locale (“Hydrogen Valleys”).
Contribuiranno alla transizione ecologica anche le iniziative di efficienza energetica: da quelle riservate ai clienti industriali, ai condomini, alla pubblica amministrazione, fino alle diverse soluzioni che permetteranno al nostro Gruppo di ridurre i consumi di energia del 10% rispetto al 2013.  
Parimenti il nuovo Piano industriale alimenterà l’evoluzione del Gruppo e dei clienti verso un modello di economia circolare: da un lato con impianti innovativi per il riciclo delle plastiche rigide o delle fibre di carbonio, che porteranno al raddoppio dei volumi di plastiche riciclate rispetto al 2017; dall’altro con le soluzioni commerciali e impiantistiche offerte da Herambiente Servizi Industriali ai propri clienti e con le dotazioni intelligenti riservate alla clientela domestica per conferire i propri rifiuti, per traguardare un tasso di riciclo degli imballaggi del 73% già al 2026 e raggiungere un valore di raccolta differenziata pari al 77%, con l’avvio di sistemi di raccolta smart e nuovi sistemi tecnologici per la misurazione puntuale dei conferimenti.
Infine, la strategia del Gruppo Hera si svilupperà grazie al solido contributo dell’innovazione, elemento abilitante anche per la transizione ecologica in senso ampio. Le infrastrutture (reti e impianti) sfrutteranno le opportunità della telegestione, del telecontrollo, dell’automazione per garantire al territorio una maggiore resilienza ai sempre più frequenti fenomeni climatici, con possibilità di intervento puntuale e immediato e quindi di mitigazione dei rischi per i servizi erogati.

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