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​Guerra a tutto campo a colpi di Tar tra Comune di Parma e Iren per i rifiuti

where Parma when Lun, 21/07/2014 who michele

La giunta Pizzarotti ha chiesto ad Iren Ambiente di pagare poco più di un milione di euro a titolo di contributo di costruzione per la realizzazione del Polo dei rifiuti. La multiutility non ci sta e ricorre al Tar dove ha di recente impugnato anche una diffida della Provincia che contesta all’azienda di aver bruciato ad Ugozzolo carichi di rifiuti provenienti da fuori

Il Comune di Parma ha chiesto ad Iren Ambiente di pagare poco più di un milione di euro a titolo di contributo di costruzione per la realizzazione del Polo dei rifiuti di Ugozzolo, un comune della Provincia, dove è stato costruito anche l’inceneritore, ma  Iren si rifiuta e si accende l’ennesimo contenzioso tra le parti che ha già portato a combattere lunghe battaglie legali.
Iren, in passato aveva anche provato a chiedere 26 milioni di euro di danni per il tempo perso proprio a causa  di questa querelle, ma adesso è il Comune a pretendere soldi: poco più di 1 milione di euro per i cosiddetti oneri di legge. La richiesta è subito stata rispedita al mittente dalla multiutility che ha detto di aver già pagato le opere di compensazione previste nella Conferenza dei servizi e di non volere neppure pensare di versare un altro milione. Così ha impugnato la richiesta del Comune davanti al Tar. Nei prossimi giorni i giudici del tribunale amministrativo affronteranno la questione. Il Comune si è costituito parte civile e cercherà di sostenere le sue ragioni.
Intanto, sempre il Comune ha deciso di costituirsi anche in un altro ricorso al Tar di Iren sempre legato all’inceneritore. Come già detto nelle scorse settimane Iren ha impugnato una diffida della Provincia, che contesta alla multiutility di aver portato ad Ugozzolo per essere bruciati carichi di rifiuti provenienti da fuori Parma, cosa espressamente vietata nell’autorizzazione ricevuta.
Iren sostiene che quelli contestati non sono rifiuti importati: vengono sì da aziende di altri territori, ma sono stati già “lavorati”  e quindi a detta di Iren sono diventati a tutti gli effetti rifiuti propri. Una questione per nulla secondaria. Qualora passasse la tesi di Iren, nell’inceneritore di Parma potrebbero arrivare rifiuti da tutto il mondo, previo trattamento nel vicino impianto di selezione del Cornocchio. Il Comune intende opporsi con ogni mezzo alla versione di Iren in questa causa importante per la salute dell’aria che respirano i suoi cittadini.
 
 

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