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​Hera risponde su Amga ai 15 sindaci che preferiscono Ascopiave. “La sede resterà in Friuli”

where Bologna when Mar, 12/11/2013 who redazione

La lettera d’intenti sottoscritta dal sindaco, Furio Honsell, e dal presidente di Hera, Tomaso Tommasi di Vignano, prevede lo sviluppo di un progetto di aggregazione che punta sull’ingresso di Amga in Acegas-Asp di Trieste, già del gruppo

Le motivazioni che avrebbero spinto i 15 sindaci a sollecitare una manifestazione alla società Ascopiave sono caratterizzate da “profonde imprecisioni” e dimostrano di non conoscere neppure lontanamente gli elementi organizzativi, industriali, societari ed economici che sono oggetto della trattativa in corso. A pochi giorni dall’annuncio dei primi cittadini dei comuni soci minori di Amga, sulla disponibilità dell’operatore trevigiano ad avviare una trattativa con Amga, Hera, la multiutility emiliana che ha già avviato una trattativa in esclusiva con il comune di Udine (socio di maggioranza di Amga), fa sentire la sua voce. Lo leggiamo sul Messaggero Veneto.
Lo fa segnalando partendo dallo stralcio della lettera in cui si legge testualmente che occorre (combattere l’acquisizione di Hera ndr) per “evitare che un patrimonio friulano e il suo know-how siano scippati come già avvenuto per le banche”. Ebbene, secondo quanto riferito da Bologna, la lettera d’intenti sottoscritta dal sindaco, Furio Honsell, e dal presidente di Hera, Tomaso Tommasi di Vignano, prevede lo sviluppo di un progetto di aggregazione che punta sull’ingresso di Amga in Acegas-Asp di Trieste, la società del gruppo Hera. Questo perché la multiutility emiliana ha trasformato Acegas-Aps in una sorta di piattaforma per aggregare altre realtà del Friuli Venezia Giulia.
Un dettaglio non da poco, che consente al gruppo Hera di ipotizzare il mantenimento del cervellone della società del gas in regione. Se da un lato, infatti, il gruppo ha ritenuto di creare una società regionale pensando di lasciare il loco le stanze dei bottoni, dall’altro va evidenziato però che mettere assieme Udine e Trieste non sarà, perché non lo è mai stata, una cosa facile.
La multiutility emiliana nata nel 2002 dalla fusione di 11 aziende pubbliche di servizi alle quali, negli anni, si sono aggiunte le società partecipate dai comuni di Ferrara, Modena, Padova e Trieste, ha già distribuito all’azienda padovana e alla triestina Acegas-Aps dividendi per circa 5,6 milioni di euro ciascuna. Anche questo è un aspetto che non sfuggirà ai gruppi di lavoro già impegnati nella valutazione del progetto di aggregazione Amga-Hera. Intanto, però, l’opposizione di centrodestra e il Movimento 5Stelle continuano a gridare allo scippo della società del gas.
 
 

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