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​Hera, al via il terzo stralcio di lavori al depuratore di Trieste

where Rimini when Lun, 12/10/2015 who redazione

Presentato il potenziamento del depuratore di Servola, a Trieste. Il progetto prevede l’introduzione di una tecnologia innovativa che consentirà di bilanciare l’intensità di trattamento delle acque in base allo stato dell’Adriatico

acegasdtg.pngL’intervento di risanamento fognario sbarca in Friuli Venezia Giulia, facendo scuola per l’adeguamento del depuratore di Servola, nel triestino, che entra nel vivo in questi giorni. L’avvio dei lavori di realizzazione del terzo stralcio del nuovo depuratore, previsto in questi giorni, è stato presentato a Trieste

Un depuratore smart - Il nuovo depuratore di Servola (190mila abitanti equivalenti serviti) sarà “intelligente”, in grado cioè di ascoltare il mare e regolare la propria attività in base ai bisogni espressi dall’Adriatico. L’importante risultato è frutto dell’intensa collaborazione degli ultimi mesi fra AcegasApsAmga (società del Gruppo Hera), Regione FVG, Amministrazioni Comunale, Provinciale e Autorità Portuale, che ha consentito di superare numerosi passaggi di natura burocratica e di pervenire all’aggiudicazione dei lavori. Il progetto prevede l’introduzione di una tecnologia innovativa, che consentirà di bilanciare l’intensità di trattamento delle acque in base allo stato dell’Adriatico. In collaborazione con l’Osservatorio Geofisico Sperimentale, verrà attivato un monitoraggio costante della quantità di sostanze nutrienti presenti in mare: in base ai risultati e, dunque, ai bisogni espressi in un determinato momento dal mare, le Autorità di controllo potranno determinare l’intensità dell’abbattimento di nutrienti, garantendo sempre il perfetto equilibrio dell’ecosistema marino del Golfo di Trieste.

Evitare la multa europea - L’entrata in funzione è prevista per gennaio 2017, con conseguente arresto della procedura di infrazione comunitaria a cui l’Italia è sottoposta sin dal 2008, per oltre un centinaio di impianti tra cui quello triestino. I lavori proseguiranno poi per un altro anno, fino alla definitiva conclusione entro il 2018. Questo nuovo passo avanti nel Nord Est si inserisce all’interno del più ampio impegno della multiutility a favore del Nord Adriatico, su cui si affacciano molti dei territori in cui è attivo il Gruppo. Si tratta di un rilevante piano ambientale, che oltre a quello su Rimini vede interventi anche su Padova e che sta muovendo quasi 230 milioni di euro di investimenti. Oltre alla valenza ambientale, il piano è capace di incidere positivamente anche sulle economie turistiche dei territori serviti, che da un’acqua ben tutelata traggono valore e ricchezza.

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