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​Humana, la responsabilità sociale d’impresa crea valore. Il buon esempio delle multiutilities

where Milano when Lun, 12/10/2015 who redazione

Ancora disomogeneo il contesto italiano in tema di CSR: il buon esempio da alcune aziende e grandi multi-utilities

HUMANA People to People, in collaborazione con l’Alta Scuola Impresa e Società dell’Università Cattolica (ALTIS) e con il CSR Manager Network, ha promosso al Salone della CSR e dell'Innovazione Sociale il dibattito "Creare valore per l’impresa attraverso pratiche innovative di CSR". L’obiettivo era di evidenziare l’importanza della Responsabilità Sociale d’Impresa come elemento sempre più fondante delle strategie e politiche delle grandi aziende e multiutilities. Ne sono testimonianza le best practice di alcune importanti aziende che operano nel settore dei servizi ai cittadini, come il Gruppo Hera, il Gruppo Iren e Amsa - Gruppo A2A e di Aziende leader del settore moda e retail, come il Gruppo Miroglio Fashion Srl, intervenute al convegno.

Un quadro frammentato - Il contesto italiano resta ancora molto frammentato sul tema della Responsabilità Sociale d’Impresa, e le aziende medio-piccole, soprattutto quelle pubbliche, sono ancora indietro. Il settore è contraddistinto, nel complesso, da poca trasparenza (secondo gli ultimi dati di Top Utility): solo il 31% delle aziende considerate redige un Bilancio di Sostenibilità, inteso come strumento di coinvolgimento dei propri stakeholders e di rendicontazione, in un’ottica di piena trasparenza; di queste, il 70% in fase di redazione segue le Linee Guida del GRI (Global Reporting Initiative), riferimento principale per una rendicontazione precisa e riconosciuta a livello internazionale. Ampi margini di miglioramento emergono nell’ambito degli approvvigionamenti: sono ancora pochi, infatti, gli esempi di reale adesione alle pratiche di “sustainable procurement”, cioè di aziende che utilizzano criteri humanacassoneraccoltaindumenti.jpgsostenibili di selezione dei fornitori.

Il miglioramento di queste pratiche, soprattutto per le aziende che svolgono servizi essenziali per i cittadini come la raccolta rifiuti, la fornitura di energia e di acqua, sono necessarie per un’informazione responsabile e trasparente verso la popolazione. “Non solo, infatti, la CSR è uno strumento di sostenibilità per migliorare la performance economica - ha spiegato Stella Gubelli, Responsabile ALTIS Consulting, ma è sempre più strategica in un’ottica di gestione del rischio. In questo senso, ad esempio, l’adozione da parte delle utilities di modelli di sustainable procurement garantirebbe maggiore trasparenza, prevenendo anche rischi di natura reputazionale”.
I recenti fatti di cronaca, con la sanzione comminata dall’Antitrust ad Ama Roma, dove la raccolta indumenti appariva sui cassonetti come umanitaria quando era di tipo commerciale, mette in luce l’urgenza di adottare misure a favore di una maggiore tracciabilità della filiera, garantendo una comunicazione corretta e sempre più trasparente verso i cittadini.

HUMANA è da anni in prima linea nella difesa della trasparenza e ha un modello di business che rappresenta una best practice di economia circolare finalizzata a promuovere uno sviluppo sostenibile: trasformare un rifiuto in risorsa, attraverso una filiera trasparente e la co-creazione di valore con i propri stakeholders, per realizzare progetti socio-ambientali a livello locale e programmi di cooperazione internazionale nel Sud del Mondo. “Per raggiungere questi obiettivi – ha detto Karina Bolin, presidente di HUMANA People to People Italia - dobbiamo sistematicamente adottare il metodo individuato nel 17° punto dei nuovi Sustainable Development Goals*: promuovere Multi-stakeholder partnerships in grado d’incoraggiare la condivisione di expertise, tecnologie e risorse, dando vita a una rete a favore dello sviluppo sostenibile in tutti i paesi e, in particolare, in quelli nel Sud del mondo”.

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Cassone per la raccolta di abiti e indumenti usati di Humana people to people
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