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Infrastrutture idriche. Mims: investimenti per 3,9 miliardi, in gran parte dal Pnrr, per renderle sicure

where Roma when Gio, 06/10/2022 who roberto

Pubblicato il primo Rapporto su investimenti e riforme per le infrastrutture idriche e l’aggiornamento trimestrale sullo stato di attuazione del Pnrr e del Pnc

Ammontano a 3,9 miliardi di euro condutturaacqua.jpggli investimenti nelle infrastrutture idriche definiti nel corso degli ultimi 19 mesi, di cui 2,9 miliardi del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (Pnrr), finalizzati a potenziare e migliorare l’efficienza del sistema idrico nazionale e fare fronte agli effetti della crisi climatica. Il 60% dei fondi complessivamente ripartiti, pari a circa 2,3 miliardi di euro, è destinato alle regioni del Mezzogiorno. Sono alcuni dei dati contenuti nel Rapporto “Gli investimenti e le riforme Pnrr per le infrastrutture idriche”, l’approfondimento sulle azioni intraprese per il settore idrico dal Ministero delle Infrastrutture e della Mobilità Sostenibili (Mims), presentato durante un seminario online al quale ha partecipato tra gli altri il Ministro, Enrico Giovannini. Durante l’evento è stata inoltre presentata la relazione trimestrale sullo stato di attuazione del Pnrr e del Piano Nazionale Complementare (Pnc), che aggiorna e descrive nel dettaglio tutte le azioni del Mims per il raggiungimento degli obiettivi di propria competenza.
 
I numeri
In particolare, con riferimento ai fondi PNRR, circa due miliardi di euro sono destinati a finanziare progetti per le infrastrutture idriche primarie. Il 44% degli interventi riguarda il potenziamento delle infrastrutture (991 milioni), il 41% l’adeguamento delle infrastrutture esistenti (779 milioni), il 10% l’adeguamento sismico e la messa in sicurezza delle infrastrutture (121 milioni), mentre il restante 5% prevede la realizzazione o il potenziamento del volume degli invasi (108 milioni). Il 38,4% delle risorse è destinato a progetti per l’utilizzo potabile della risorsa idrica, con la realizzazione di 1.282 km di infrastrutture, di cui 975 per nuove condotte. Il restante 61,6% è destinato all’utilizzo irriguo o misto, con un’incidenza sulle superfici irrigue interessate pari a circa il 15% del totale nazionale. Ulteriori 900 milioni sono destinati a progetti per il potenziamento della rete di distribuzione idrica, con l’obiettivo di ridurre le perdite e aumentarne l’efficienza.
 
La strategia
Il Rapporto evidenzia la strategia complessiva del Mims per le infrastrutture idriche, illustra gli investimenti previsti dal Pnrr e le novità introdotte dalla riforma finalizzata a rafforzare la governance del settore. In particolare, la riforma semplifica le procedure di formazione, attuazione e monitoraggio del nuovo “Piano nazionale di interventi infrastrutturali e per la sicurezza del settore idrico”, riduce i tempi per l’erogazione dei finanziamenti ai soggetti attuatori, affidando al Mims l’attività di gestione, e unifica i precedenti piani “Invasi” e “Acquedotti”. Il Piano diventa, dunque, il principale strumento di finanziamento pubblico che riunisce le risorse economiche destinate agli interventi nel settore, innovando anche il metodo attraverso il quale i progetti e relativi finanziamenti verranno selezionati e valutati dal Ministero, con un’attenzione specifica alla sostenibilità degli interventi.
 
Il punto su PNRR e PNC
Il seminario è stata anche l’occasione per fare il punto sullo stato di attuazione del Pnrr e del Pnc. In estrema sintesi, per quanto riguarda il Pnrr, al 30 settembre il Mims ha conseguito le nove milestone di propria competenza riferite al 2021, nonché quelle previste per i primi tre trimestri del 2022. Ha inoltre raggiunto in anticipo, rispetto la scadenza di fine anno, ulteriori tre milestone, due per le riforme e una per gli investimenti, mentre sono già stati predisposti gli atti per conseguire gli ultimi due obiettivi, relativi alle concessioni portuali e gli investimenti ferroviari, previsti per il quarto trimestre.  Coerentemente con il cronoprogramma, il 2022 è stato prevalentemente un anno dedicato alla progettazione e all’avvio delle procedure di gara delle diverse opere. Al 30 settembre sono 63 le procedure di affidamento per lavori e servizi legati al Pnrr e al Pnc pubblicate finora, per un valore complessivo di circa 8,6 miliardi di euro. Entro la fine dell’anno è previsto l’avvio di 55 ulteriori gare (per un valore complessivo di 1,6 miliardi), un numero superiore a quello registrato nei primi tre trimestri del 2022. Per quanto riguarda il Pnc, nel 2021 sono stati raggiunti tutti i 32 obiettivi previsti, mentre al 30 settembre 2022 sono stati conseguiti 25 target sui 31 (81%) originariamente fissati. In ragione degli aumenti dei prezzi delle materie prime, un intervento normativo ha prorogato di tre mesi le scadenze iniziali, il che vuol dire che entro l’anno dovrebbero essere raggiunti i sei target mancanti.
“Con gli ultimi atti amministrativi - rileva il Ministro Giovannini - e con la prossima chiusura della graduatoria definitiva del bando relativo agli investimenti nelle reti di distribuzione idrica, il Mims completa il processo di attribuzione delle risorse di propria competenza derivanti dal Pnrr e dal Pnc, pari a oltre 61 miliardi di euro. Al tempo stesso, si registra un significativo aumento delle procedure di affidamento messe a bando dai soggetti attuatori, che sono previste raddoppiare nell’ultimo trimestre dell’anno, anche grazie agli strumenti messi in campo dal Governo per far fronte all’aumento dei prezzi dei materiali”.

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