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​Iren: accordo tra soci per sostituire l’ad De Sanctis, al suo posto Massimiliano Bianco

where Milano when Lun, 17/11/2014 who michele

Gli azionisti di Iren stringono sul ricambio dell’amministratore delegato. In rampa di lancio il direttore generale di Federutility. Rimane il nodo dell’accordo con il manager uscente

Dopo mesi di intenso dibattito, i grandi soci di Iren (i Comuni di Torino, Genova e Reggio Emilia) hanno raggiunto un accordo per sostituire l'attuale amministratore delegato, Nicola De Sanctis. È quanto risulta a Radiocor. Il suo sostituto dovrebbe essere Massimiliano Bianco, ex numero uno dell'Acquedotto Pugliese e attuale direttore generale di Federutility. Il cambio ai vertici della multiutility era nell'aria da alcuni mesi, ma solo nelle ultime ore gli azionisti pubblici avrebbero trovato un'intesa, soprattutto sul nome di Bianco. De Sanctis, ex manager di Edison, si era insediato l'anno scorso a seguito del cambio di governance di Iren, contemporaneamente alla nomina di Francesco Profumo alla presidenza. Ormai certa la decisione dei grandi soci sul ricambio al vertice, restano da definire tempi e modi della sua implementazione. In realtà, tuttavia, prima di formalizzare la sostituzione di De Sanctis andrà individuato un accordo a 360 gradi con il manager per la sua uscita, come è prassi in questi casi. Anche per questo, i tempi richiesti potrebbero rivelarsi leggermente più lunghi.
Risultati dei primi nove mesi - Sul fronte dei conti Iren presenta ricavi consolidati dei primi nove mesi del 2014 che si attestano a 2.071,4 milioni di euro, in riduzione (-14,3%) rispetto a 2.416,7 milioni di euro dello stesso periodo 2013, in linea con l’andamento del settore e con il trend riportato nei precedenti trimestri, per effetto principalmente della contrazione dei volumi di gas e calore venduti a causa della mitezza delle temperature registrate e della riduzione del prezzo dell’energia elettrica (-20%) che ha toccato i minimi storici nel mese di luglio. Il Margine Operativo Lordo (Ebitda) è pari a 484,3 milioni di euro e, nonostante la riduzione dei ricavi, risulta in leggera crescita (+0,3%) rispetto a 482,8 milioni dei primi nove mesi 2013, confermando e anzi migliorando la tendenza positiva già evidenziata nel secondo trimestre dell’anno.  
Il saldo positivo tra gli ottimi risultati ottenuti nei settori regolati, principalmente Servizio Idrico Integrato e Ambiente, e quelli della filiera energetica, che hanno scontato pesantemente effetti esogeni e di mercato, ha comportato un incremento significativo dell’Ebitda margin che passa al 23,4% (20% nei primi nove mesi del 2013).
 
 

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Amministratore delegato Iren Direttore generale di Federutility
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