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Muroni: Con il Dl Crescita il Governo tradisce al Sud il referendum sull’acqua pubblica

where Roma when Gio, 20/06/2019 who roberto

Se venisse approvato il decreto Crescita con l’articolo 24, secondo la deputata di LeU si aprirebbe di fatto a una delle più grandi privatizzazioni dell’acqua in Europa

In attesa che venga approvata la rossella-muroni.jpglegge sull’acqua pubblica attualmente all’esame della Commissione Ambiente della Camera, è necessario stralciare l’articolo 24 del decreto Crescita (Sblocca investimenti idrici nel Sud). Con quella norma si procederebbe in assoluta continuità con il passato a completare la liquidazione dell’Eipli – Ente per lo sviluppo dell’irrigazione e la trasformazione fondiaria in Puglia, Lucania e Irpinia – ponendo le premesse per privatizzare i relativi servizi in tutto il Mezzogiorno. In aperta contraddizione con l’esito pro acqua pubblica del referendum 2011. A dirlo è la deputata di Liberi e Uguali Rossella Muroni (nella foto).

Sarebbe un vulnus democratico gravissimo, come denunciano sia il Forum Italiano dei Movimenti per l'Acqua sia la Rete a difesa delle fonti d'Acqua del Mezzogiorno, che contro questo articolo del decreto si appella al Presidente della Repubblica, al Presidente del Consiglio e ai presidenti di Camera e Senato insieme a tantissime associazioni. Se venisse approvato il decreto Crescita con l’articolo 24  EIPLI diventerebbe una Spa di proprietà del Mef e delle Regioni interessate e si aprirebbe di fatto a una delle più grandi privatizzazioni dell’acqua in Europa. Un articolo e un decreto con cui il Movimento 5 Stelle, ormai interessato solo a restare al governo, perde definitivamente le sue stelle dell’ambiente e dell’acqua pubblica".

"E non basta aver approvato l'emendamento della 5 Stelle Daga, che vieta si possano cedere a soggetti privati quote di partecipazione della nuova Spa, a scongiurare la privatizzazione. Così si avalla la logica di mercato e si gettano le premesse per la futura privatizzazione. Basterà sopprimere il divieto di cedere le quote a privati in un secondo momento. I Cinque Stelle tradiscono i cittadini, fanno il gioco della Lega e fanno anche finta di non rendersene conto".
"Non solo LeU non ha votato il tanto sbandierato emendamento Daga, ma con il collega Fassina ci siamo battuti contro l’articolo 24 in commissione e ne chiediamo lo stralcio dal decreto. Se alla Camera dovesse invece passare il dl Crescita con l'art.24  - conclude Muroni - la battaglia la proseguiremo con la senatrice De Petris continuando a chiedere lo stralcio dell'art. 24 e una vera legge sulla tutela della gestione pubblica dell'acqua".

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rossella-muroni-leu
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