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Alta tensione intorno alle sorti dell’Amia di Palermo. “L’impegno, assunto dall’amministrazione comunale presso il Tribunale fallimentare di predisporre una proposta di concordato da sottoporre al ministero dello Sviluppo economico per la sua autorizzazione, non è stato mantenuto”, annuncia una nota dell’azienda dei servizi ambientali interamente partecipata dal comune. La proposta di concordato elaborato dal liquidatore è stato consegnato al sindaco il 31 luglio scorso senza che questo, a oggi, si sia espresso al riguardo. “Il mancato rispetto dell’impegno costituisce un grave rischio per la procedura di amministrazione straordinaria – scrivono i commissari – tenuto conto delle gravi conseguenze che ne potranno derivare e delle quali non potranno essere assolutamente addebitabili alla gestione commissariale”.
In riferimento, poi, alla richiesta di accesso alla cassa integrazione, la nota ribadisce che nessuna richiesta è stata avanzata dall’azienda. 
Il sindaco di Palermo, Leoluca Orlando, all’inizio di agosto aveva chiesto l’intervento del ministro dello Sviluppo economico, Corrado Passera, “per la gravissima situazione dell’Amia”. Orlando segnalò a Passera in una lettera che “la critica situazione economico patrimoniale” non risultava essersi risolta e “gravi” erano “le carenze organizzative ancora sussistenti”.