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​Quindici sindaci friulani rifiutano l’accordo Hera-Amga e chiamano Ascopiave

where Treviso when Mar, 05/11/2013 who michele

La Spa veneta si è detta interessata a un'integrazione con l'azienda friulana. I primi cittadini: "Vogliamo trasparenza"

Sulla strada dell’incorporazione di Hera con Amga Udine spunta adesso Ascopiave, società trevigiana quotata in borsa e partecipata da 91 Comuni, che ha confermato il proprio “interesse a partecipare a una procedura comparativa volta a valutare le opportunità che si propongono per Amga spa e per i suoi soci, sia in ordine a un’eventuale integrazione con un altro operatore, sia in ordine all’eventuale valorizzazione delle partecipazioni dei soci”.
Questo interesse è stato manifestato in una lettera del presidente di Ascopiave, Fulvio Zugno, in risposta a una missiva di 15 sindaci friulani nella quale i primi cittadini, soci di minoranza di Amga, chiedevano alla Spa veneta, che vende e distribuisce gas naturale, la disponibilità a partecipare a un’eventuale procedura comparativa. Nel complesso, tra i 114 soci di Amga, ci sono 97 Comuni non capoluogo.
I testi sono stati resi pubblici durante una conferenza stampa. “Abbiamo appreso dalla stampa – ha esordito il sindaco del comune udinese di Talmassons, Piero Mauro Zanin – della lettera d’intenti tra Comune di Udine ed Hera, che prevede tra l’altro la segretezza e l’esclusività del confronto. Eppure, pochi mesi fa, in seno all’assemblea di Amga era stato dato mandato alla società di verificare le condizioni per partecipare alla prossima gara per la distribuzione del gas in solitaria. A ciò si aggiunge il fatto che sul sito di Hera, nella pagina dedicata al futuro business plan, Amga sembra data per integrata.
L’operazione tra il sindaco Furio Honsell ed Hera non è trasparente come gli atti riguardanti una società a partecipazione pubblica vorrebbero”. “Amga – continua Zanin – è una società solida. Nel primo semestre 2013 ha portato gli utili ‘ante imposte’ per il settore energia e servizi a 7,2 milioni di euro, contro i 2,2 del 2012. Non ci sono, dunque, problemi economici. Inoltre, l’integrazione Amga-Hera ha più il sapore di un’annessione, di un operazione tra un topolino e un elefante. Non sarebbe meglio integrarsi con una società grande 3-4 volte, come Ascopiave, piuttosto che con una grande 30 volte? Vogliamo trasparenza ed evitare la svendita o lo ‘scippo’ di un patrimonio pubblico che appartiene a tutto il territorio, come è già successo in passato per altri settori. Non si comprende, infine, la necessità di chiudersi possibili opportunità”.
 
 

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