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Rifiuti – In sei mesi l’inceneritore di Acerra ha trattato 314mila tonnellate

where Acerra (Napoli) when Mar, 16/07/2013 who redazione

A quattro anni dall’apertura, in piena emergenza monnezza, l’impianto del napoletano viaggia a pieno regime. I dati comunicati da A2a

A quattro anni dall’inaugurazione, il termovalorizzatore di Acerra viaggia a pieno regime. Nei primi sei mesi del 2013, infatti, l’inceneritore ha trattato 314mila tonnellate di rifiuti, “confermando gli elevati standard di efficienza raggiunti”. A renderlo noto è A2a, multiutility del settore energetico che gestisce l’impianto in provincia di Napoli tramite la controllata Partenope Ambiente.
Attraverso la valorizzazione energetica dei rifiuti sono stati immessi in rete 278 GWh di energia elettrica (pari al fabbisogno energetico, nel semestre, di 200mila famiglie) ed evitato il consumo di 52mila tonnellate di petrolio. “Il termovalorizzatore – si legge in una nota del gruppo lombardo – ha confermato ottimi risultati anche per quanto riguarda i dati delle emissioni in atmosfera che, grazie alle moderne tecnologie impiegate nella depurazione dei gas di combustione, hanno fatto registrare valori ampiamente al di sotto dei limiti imposti dalle normative di riferimento e di quelli, ancora più stringenti, fissati dall’Autorizzazione integrata ambientale”. 
L’impianto, realizzato da Impregilo, è di proprietà della regione Campania; con gara ne è stata affidata la gestione per 15 anni ad A2a.
Rifiuti radioattivi al depuratore? – Sempre in questi giorni, ad Acerra è però scoppiato il caso dei rifiuti radioattivi al depuratore. Come riferisce il “Corriere del Mezzogiorno”, l’allarme è stato lanciato da Francesco Emilio Borrelli, responsabile dei Verdi ecologisti della Campania: “Negli ultimi giorni – spiega l’esponente ambientalista – due camion di fanghi del depuratore di Acerra, spediti per lo smaltimento finale alla discarica Italcave a Taranto, sono stati rispediti in Campania perché ai controlli sono risultati livelli elevati di radioattività”.
Ora, sottolinea il quotidiano, si attende che l’esperto qualificato attivato dal committente fornisca le risposte sulla tipologia di radionuclidi e sui livelli di radioattività.

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