Risiko alla veneta. Agsm Verona-Aim Vicenza, si torna a parlare di fusione
Riunione dei capigruppo di maggioranza di Verona e Vicenza, dopo lo stop alle trattative dovuto all’elezione dei nuovi sindaci. Avviato un processo di selezione di un partner industriale
Incontro al vertice dei capigruppo di maggioranza dei comuni di Verona e Vicenza: all'ordine del giorno la costruzione di un nuovo percorso tra le due partecipate AIM - AGSM, dopo l’interruzione del lavoro portato avanti dai due ex sindaci Flavio Tosi e Achille Variati. Dopo i tira-e-molla, cominciati ancor prima dell'elezione dei nuovi primi cittadini Sboarina e Rucco, si torna ora all'antico.
Nel corso dell'incontro i consiglieri comunali hanno ascoltato da entrambi i presidenti di AGSM e di AIM l'evoluzione del settore di riferimento, che obbliga le aziende a strutturare una nuova offerta di servizi per affrontare serenamente le nuove sfide del mercato futuro. I presidenti delle due aziende pubbliche - si legge in una nota - ritengono “di dover realizzare un nuovo soggetto che unisca le forze in gioco in grado di offrire al territorio un sistema di servizi competitivo e sostenibile rispetto agli altri player di mercato”.
Il progetto di fusione presuppone che AIM e AGSM abbiano l'ambizione di proseguire il loro percorso salvaguardando la storia e le identità delle aziende e rendendole protagoniste di un processo di sviluppo su scala regionale. In attesa di capire se le aziende saranno selezionate da Ascopiave per la presentazione dell'offerta vincolante si è deciso di accelerare il processo di integrazione, per incrementare il peso delle due aziende all'interno del mercato di riferimento.