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Salasso bollette: da gennaio elettricità + 5,3%, gas + 5%

where Milano when Lun, 08/01/2018 who michele

Per l’elettricità decisivo l’incremento dei prezzi all’ingrosso e dei costi per adeguatezza e sicurezza, per il gas arriva il previsto effetto invernale

bollette-energia.jpgForte aumento nel primo trimestre del 2018 per la bolletta dell’elettricità e del gas. Dal 1° gennaio la famiglia tipo (2.700 kWh all’anno e una potenza impegnata di 3 kW; per il gas con consumi da 1.400 metri cubi annui) registra un incremento del +5,3% per le forniture elettriche e del +5% per quelle del gas. È quanto prevede l’aggiornamento dell’Autorità per le famiglie e i piccoli consumatori in materia energetica.

In particolare, l’aumento dell’elettricità è legato ad una serie di fattori concomitanti, tutti al rialzo, che hanno portato ad una decisa crescita dei prezzi all’ingrosso nell’ultimo trimestre (+20% del Prezzo Unico Nazionale solo a novembre rispetto ad ottobre): la ripresa dei consumi (+1,6% la domanda elettrica in Italia nei primi 11 mesi del 2017), da confermare nel 2018, positiva come segno della ripresa delle attività produttive, ma con l’effetto parallelo di una risalita dei prezzi all’ingrosso; l’indisponibilità prolungata di alcuni impianti nucleari francesi, con una crescita delle quotazioni dell’elettricità all’ingrosso nel mercato d’oltralpe, che influenza al rialzo anche quello italiano e ne riduce i volumi importati dalla Francia; alcune limitazioni nei transiti di elettricità nella rete italiana, soprattutto nel Sud-Italia, comportando una riduzione complessiva dell’efficienza del sistema; la minore disponibilità della generazione idroelettrica nazionale per la scarsa idraulicità del periodo (il 2017 è l’anno più ‘arido’ degli ultimi 200 anni), sostituita dalla più onerosa produzione delle centrali a gas; l’aumento stagionale dei prezzi all’ingrosso del gas a livello europeo (e quindi anche italiano) che ha contribuito a far innalzare i prezzi elettrici. Inoltre, a questi fenomeni si affianca anche un aumento della componente legata al dispacciamento - cioè quella per mantenere adeguato ed in equilibrio il sistema elettrico - e degli oneri legati alle risorse interrompibili (per tutto il 2018) per la sicurezza del sistema elettrico, come previsto dagli indirizzi del Ministro dello Sviluppo economico, sulle base delle analisi condotte da Terna (nelle more dell’operatività del mercato della capacità di cui il Governo italiano non ha ancora ottenuto autorizzazione da Bruxelles), oltre che l’aumento dei costi per le Unità essenziali alla sicurezza, decisa dall’Autorità in base alle indicazioni di Terna.

Infine, pesa anche sui consumatori domestici (ma non solo) l’aumento degli oneri generali di sistema dovuto al rafforzamento delle agevolazioni per le industrie manifatturiere energivore, deciso con decreto del Ministro dello Sviluppo economico in attuazione della recente Legge europea che ha recepito il via libera della Commissione europea della scorsa primavera al Piano di adeguamento predisposto dal Governo italiano.
Impattano invece positivamente per i consumatori, contenendo in parte i valori del dispacciamento, i primi recuperi legati ai provvedimenti prescrittivi dell’Autorità degli oneri sostenuti per le condotte anomale pregresse degli operatori dell’offerta e della domanda nei mercati all’ingrosso dell’elettricità (mercato del bilanciamento). 

Per il gas, invece, l’aumento è sostanzialmente determinato dalle attese dinamiche legate alle stagioni invernali, con consumi e quotazioni in aumento a livello europeo, che - in un mercato unico - implicano la crescita dei prezzi anche nei mercati all’ingrosso italiani.

Nel dettaglio, per l’elettricità la spesa (al lordo tasse) per la famiglia-tipo nell’anno scorrevole (compreso tra il 1° aprile 2017 e il 31 marzo 2018) sarà di circa 535 euro, con una variazione del +7,5% rispetto ai 12 mesi equivalenti dell’anno precedente (1° aprile 2016 – 31 marzo 2017), corrispondente a un aumento di circa 37 euro/anno. Nello stesso periodo, la spesa della famiglia tipo per la bolletta gas sarà di circa 1.044 euro, con una variazione del +2,1% rispetto ai 12 mesi equivalenti dell’anno precedente, corrispondente ad un aumento di circa 22 euro/anno.

Energia elettrica - Nel dettaglio, l’aumento per l’energia elettrica per la famiglia tipo è determinato dalla crescita dei costi di approvvigionamento, che contribuisce per circa + 3,8% alla variazione complessiva della spesa per il cliente tipo. Incremento che al suo interno comprende la variazione del +1,3% dei costi di acquisto, del +1,2% circa dei costi di dispacciamento e del +1,3% circa della componente di perequazione per il recupero tra costi di approvvigionamento attesi e quelli reali registrati nei trimestri precedenti. Il rialzo degli oneri generali di sistema contribuisce al +1,9% sulla spesa del cliente tipo, determinato per intero dalla variazione della componente degli oneri generali per la copertura degli incentivi alle imprese a forte consumo di energia, mentre sono stabili tutte le altre componenti. Leggero aggiustamento per la componente di commercializzazione e vendita, +0,1% sulla spesa del cliente tipo.
Rialzi controbilanciati in parte dal calo delle tariffe di trasmissione, distribuzione e misura, -0,5% sulla spesa del cliente tipo. Si arriva così al +5,3% finale per la spesa complessiva del cliente tipo.

Gas naturale - Nel dettaglio, l’aumento per il gas è determinato principalmente dall’incremento della componente Cmem relativa ai costi di approvvigionamento: +5% sulla spesa per il cliente tipo, riflettendo il rialzo atteso delle quotazioni all’ingrosso nei mercati a termine in Italia e in Europa. Leggera crescita della componente relativa al servizio di trasporto Qt (+0,6% sulla spesa del cliente tipo), dovuta sostanzialmente ad una variazione della componente a copertura dei costi di trasporto del gas dal PSV al punto di riconsegna. Leggero adeguamento (+0,2%) anche per la componente relativa al servizio di distribuzione e misura e per quella a copertura delle attività connesse all’approvvigionamento all’ingrosso, CCR (+0,1%). In calo la componente per la gradualità nell’applicazione della riforma delle condizioni economiche del servizio di tutela (GRAD), con il suo azzeramento, che contribuisce ad un -0,9% sulla spesa del cliente tipo. Si arriva così al complessivo +5% per la spesa del cliente tipo. 

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