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Simoncini: sull’acqua scelte urbanistiche fallimentari

where Roma when Gio, 19/10/2017 who roberto

Secondo il docente di Urbanistica della Sapienza scontiamo deficit infrastrutturale e assenza di manutenzione

sandro-simoncini.jpg“Le politiche urbanistiche fatte negli ultimi decenni in Italia in materia idrica sono state per lo più fallimentari, quando non del tutto assenti: l’analisi contenuta nel rapporto dell’Anbi sintetizza con la forza dei numeri ciò che è possibile osservare quotidianamente nella stragrande maggioranza dei nostri centri abitati e che emerge, in tutta la sua devastante portata, non appena un fenomeno meteorologico si manifesta con un’intensità al di sopra della media”.  Lo dichiara Sandro Simoncini (nella foto) che insegna di Urbanistica e legislazione ambientale presso l'Università Sapienza di Roma e presiede di Sogeea spa.
 
“Gli agglomerati urbani del nostro paese - rileva il docente - scontano un enorme deficit infrastrutturale e una sistematica rinuncia a efficaci campagne di manutenzione dell’esistente, che provocano inevitabilmente l’incapacità del territorio di rispondere in modo flessibile agli eventi naturali. Ciò è apparso evidente in occasione dell’ondata di siccità dei mesi scorsi, ma accade puntualmente anche quando le precipitazioni sono improvvise e abbondanti. Si lamenta una cronica mancanza di risorse per effettuare gli interventi necessari, ma poi si spendono molti più soldi per riparare i danni e ripristinare ciò che è andato perso”.
 
Simoncini aggiunge poi che sul rapporto tra corsi d’acqua e centri abitati “le scelte fatte sono state in molti casi assolutamente scellerate: impermeabilizzazione sistematica del suolo; urbanizzazione massiccia lungo fiumi e torrenti con conseguente spostamento, riduzione o addirittura copertura degli spazi a disposizione delle acque; eliminazione della piantumazione; assenza di sistemi di chiuse e di aree ad hoc dove poter effettuare esondazioni in sicurezza. Per non parlare dell’incuria che la maggioranza delle amministrazioni locali riserva a fondamentali azioni di prevenzione, come la ripulitura dei fondi dei fiumi o la manutenzione degli argini. Il fatto che le questioni dell’ambiente siano di fatto scomparse dall’agenda di molte forze politiche non induce a sperare in una inversione di tendenza in tempi ragionevolmente brevi”.

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Professore di Urbanistica Università Sapienza di Roma
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