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Studio: le utility sono intermediarie del cambiamento

where Milano when Gio, 08/03/2018 who roberto

L’analisi degli economisti di Agici condotta su 27 società che saranno il futuro tramite fra il cambiamento tecnologico e i consumatori

Le aziende elettriche, dell’idrico, di agiciaccenture.jpggestione dei rifiuti o del gas sembrano uscite dalla crisi. Lo afferma lo studio “Cambiamento climatico e transizione energetica” illustrato a Milano in occasione del rapporto annuale 2018 dell’Osservatorio sulle alleanze e le strategie nel mercato italiano delle utilities.
 
Lo studio - L’analisi degli economisti condotta su 27 società campione conferma che le aziende di energia elettrica e gas, di nettezza urbana e acqua potabile si stanno ponendo come intermediario fra il cambiamento tecnologico e i consumatori. Per le società multiservizi che operano nei diversi ambiti per il 2017 sono previsti ricavi, Mol e utili in netta crescita tra l’8% e l’8,5% rispetto al 2016.
 
Il settore elettrico - Il settore elettrico sta vivendo un processo di trasformazione profonda verso un nuovo modello di business in cui le fonti rinnovabili, l’efficienza energetica e i consumatori avranno un ruolo centrale. Segnali di miglioramento per ricavi e Mol. Spicca l’attivismo di molte aziende energetiche verso le politiche di mobilità elettrica, verso la promozione di tecnologie di efficienza oppure nell’investire in impianti di produzione energetica con energia rinnovabile.
 
Gas e acqua - Il segmento del gas ha vissuto un anno caratterizzato da consumi e prezzi in crescita ma soffre volatilità nei prezzi e incertezza nella direzione da assegnare agli investimenti, mentre è ancora aperta la partita sulle gare per la concessione del servizio di distribuzione locale del metano. Il comparto dell’acqua potabile sta attraversando un periodo di rinascimento, afferma l’analisi Agici-Accenture. I risultati in redditività dipendono molto da regole e normative, e gli investimenti sono cresciuti in particolare nelle parti di fognatura e depurazione.
 
Rifiuti - Il settore dei rifiuti ha visto nell’ultimo anno una crescita nella produzione di spazzatura e un aumento della raccolta differenziata; il settore soffre l’incertezza dovuta alla mancanza di un coordinamento centrale ma il 2018 sarà un anno di svolta. Per rendere smart le aree urbane, generando crescita, innovazione e valore, le utility devono essere trasparenti nel confronto e aperte alle alleanze.
 
“Quello che emerge - avverte il coordinatore della ricerca Marco Carta - è che il momento problematico delle multiutility è alle spalle, e le aziende hanno capito come reagire alle sfide del futuro: si sono fatte più reattive e stanno conseguendo utili importanti, i quali insieme con il basso costo del debito stanno mettendo in campo le scelte imposte dalla Strategia energetica nazionale. Si pongono appunto come abilitatori della transizione, e investono in infrastrutture di rete, in contatori di nuova generazione, in colonnine per le auto elettriche eccetera,  al servizio degli altri operatori e della comunità, per rendere possibile l’integrazione con le fonti rinnovabili e con la tendenza alle aggregazioni della domanda e dell’offerta”.
 
Le aziende - aggiunge Pierfederico Pelotti di Accenture in Italia - devono “puntare su digitalizzazione, spinta da una sempre più rapida evoluzione ed accessibilità delle tecnologie; devono puntare sull’introduzione delle logiche dell’economia circolare con un migliore utilizzo delle risorse e devono puntare infine sull’attivazione di sistemi aperti e di open innovation”.

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