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Torna “In buone acque”, il report Hera sul suo ciclo idrico

where Bologna when Gio, 04/10/2018 who roberto

In continuo aumento il valore degli investimenti della multiutility nel settore: 156 milioni di euro nel 2017. Oltre un milione di analisi effettuate

Decimo compleanno per il report “In buone acque”, redatto dal Gruppo Hera2016inbuoneacquecop8701474381789.jpg per fornire informazioni dettagliate e di immediata lettura sul ciclo idrico gestito in 231 comuni di Emilia-Romagna, Marche e Triveneto.
Secondo operatore in Italia per volumi di acqua erogata (303 milioni di metri cubi all’anno), il Gruppo Hera serve oltre 3,6 milioni di cittadini.
 
Il numero di analisi svolte lo scorso anno in tutto il territorio servito è stato complessivamente di oltre un milione, una media che supera le 2.800 al giorno. Le analisi, per il 38% effettuate nei laboratori del Gruppo, hanno riguardato pure la presenza di antiparassitari e aspetti non normati, come i contaminanti emergenti e le fibre d’amianto. Il 99,9% dei controlli svolti ha dato risultati conformi ai parametri di legge, a conferma della sicurezza dell’acqua distribuita da Hera.
 
 
Investimenti superiori del 32% - Non solo acquedotto, ma anche depurazione e fognature; gestire il servizio idrico significa occuparsi di tutto il ciclo dell’acqua, quindi non solo della sua distribuzione nelle case ma anche del servizio fognario e della depurazione. Per questo il Gruppo Hera concentra da sempre sul settore idrico la maggior parte dei propri investimenti: nel 2017 essi hanno superato i 156 milioni di euro, contro i 130 dell’anno precedente (+19%). In particolare il 41% è stato investito nell’acquedotto, il 32% nelle fognature e il 27% nella depurazione.
Rispetto a una media nazionale di 37 euro investiti per abitante, nel territorio servito dal Gruppo Hera gli investimenti nel 2017 sono stati di circa 49 euro per abitante. L’entità di questo impegno ha consentito a Hera di intervenire su oltre 35.000 km di rete acquedottistica, circa 18.600 km di fognature, 469 impianti di depurazione e 422 impianti di produzione e potabilizzazione. Tutto questo in rapporto a un costo di soli due euro per mille litri di acqua di rubinetto, valore che corrisponde a circa la metà di quello che si paga nelle altre nazioni europee.
 
I vantaggi economici e ambientali - Sicura e sana, ma anche economica, vicina ed ecologica: ecco cinque buoni motivi per bere l’acqua del rubinetto. Il report si sofferma a lungo sui benefici che derivano ai cittadini dal bere l’acqua di rete. Nel territorio servito da Hera, nel 2017 l’acqua del rubinetto è stata scelta a uso alimentare dal 35% dei clienti. Essi hanno contribuito, così, a evitare la produzione, il trasporto e lo smaltimento di 250 milioni di bottiglie di plastica (che riempirebbero oltre 100.000 cassonetti) e le relative emissioni di CO2 .
Per quanto riguarda i benefici economici, la scelta dell’acqua di rubinetto al posto della minerale in bottiglia consente a una famiglia di tre persone di risparmiare fino a 300 euro l’anno, in quanto 1.000 litri di acqua del rubinetto costano mediamente solo 2,18 euro. 

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