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Sporcaccioni! Il web inquina: il “navigatore” medio emette 243,6 chili di CO2

where ​Milano when Mar, 22/04/2014 who redazione

Un sito con 100.000 pagine viste al mese emette 288 chili di anidride carbonica, mentre cento ore di web producono tanta CO2 quanto un viaggio in auto Bologna-Roma e ritorno. Un portale per calcolare i tuoi consumi ambientali sul web e per rimediarli.

Diceva Bill Gates, il creatore di Windows: muoviamo gli elettroni, non gli atomi. Il web sicuramente ha un impatto ambientale (apparente) minore rispetto a tante attività umane, tuttavia l’impatto c’è, e con i fiocchi. Basta pensare alla logistica delle consegne parcellizzate dell’e-commerce, di gran lunga più inefficiente e inquinante se confrontata con i trasporti coordinati della logistica tradizionale. Ma anche un semplice click, come ogni attività umana, genera emissioni e conseguente impatto ambientale. La principale voce di consumo (e di inquinamento) del web è l'energia elettrica: essendo ancora in buona parte ottenuta mediante combustione di fonti energetiche fossili, il consumo di
energia comporta la produzione di grandi quantità di emissioni nocive.
Elaborando i dati del documento di Enea e ministero dello Sviluppo economico "Uso Razionale dell'energia nei centri di calcolo" (2010), quelli di emissione elettrica nazionale di Ispra, i dati di reale utilizzo dei server in datacenter nazionali e le analisi di Alex Wissner-Gross dell’Università di Harvard, si scopre che un sito web con 100.000 pagine viste al mese emette 288 chili di anidride carbonica in un anno mentre un'internauta che utilizza il web per 100 ore al mese avrà invece emesso a fine anno 86,4 chili di CO2, pari alla CO2 emessa durante un viaggio su un'automobile di media cilindrata tra Milano e Bologna andata e ritorno. Un utente che invia mensilmente 500 e-mail (da 1MB) a fine anno avrà collezionato una emissione di 114 chilogrammi di CO2. Un navigatore che invece vede 100 video su Youtube in un mese a fine anno avrà emesso 43,2 kg di CO2.
Il computo totale arriva così a 243,6 kg di emissioni climalteranti ogni anno.
È stato calcolato che la cosiddetta information and communication technology globale (internet, video, voce e altri servizi cloud) ogni anno produca più di 830 milioni di tonnellate di anidride carbonica. Si tratta di circa il 2% delle emissioni globali di CO2. Le proiezioni dicono, inoltre, che la quota è destinata a raddoppiare entro il 2020.
Ma qual è, nello specifico, l'impatto ambientale di un sito o del singolo utente? Per rispondere a questo interrogativo arriva www.co2web.it: un portale no profit, realizzato da Rete Clima, finalizzato a promuovere sia informazione e sensibilizzazione verso gli impatti ambientali generati dal nostro utilizzo quotidiano della rete sia azioni di riduzione e di compensazione forestale nazionale delle emissioni del web.
Tramite alcuni strumenti di simulazione interattiva, su www.co2web.it i navigatori sono in grado di quantificare le emissioni legate al proprio uso del web: dalla consultazione delle pagine del proprio sito web (o blog), ai video visionati su Youtube, alle email inviate.
C’è anche la possibilità di rimediare e compensare l'impatto ambientale delle nostre navigazioni. CO2web offre ad aziende e blogger la possibilità di compensare le emissioni legate alle pageview del proprio sito web, facendosi carico della CO2 collegata alla navigazione di coloro che fruiscono del sito/blog in una logica di responsabilità ambientale. La compensazione viene realizzata da Rete Clima tramite la posa di alberi in Italia, all'interno di boschi urbani realizzati per la tutela della naturalità locale ed il contrasto al cambiamento climatico globale. Inoltre, le azioni di forestazione compensativa sono rivolte anche alla promozione della sostenibilità del territorio con il coinvolgimento delle scuole locali in progetti di educazione ambientale.
"Vogliamo che la compensazione avvenga in Italia, per creare momenti di interazione soprattutto con gli abitanti di domani, i bambini" ha dichiarato Paolo Viganò, responsabile di Rete Clima.

Info: www.co2web.it