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Autoconsumo e Cer: così tecnici e istituzioni si sono confrontati su buone pratiche e prospettive

where Milano when Ven, 19/04/2024 who roberto

L’incontro è stato organizzato da Rete Irene, LS Lexjus Sinacta e Quaeryon

Autoconsumo collettivo e comunità evento-rete-irene-energia.jpgenergetiche possono dare un contributo non solo alla decarbonizzazione del parco immobiliare, ma anche alla sicurezza della disponibilità di energia e a una sempre maggiore inclusione urbana e sociale, abbattendo i costi in bolletta per gli utenti consumatori. Stimolare queste pratiche virtuose è stato l’obiettivo del seminario “Autoconsumo collettivo e comunità energetiche rinnovabili: un modello di cittadinanza attiva per l’abitare sostenibile” tenutosi presso la Sala Auditorium Assimpredil ANCE a Milano e organizzato da Rete Irene, società benefit attiva nel settore della riqualificazione edilizia, LS Lexjus Sinacta, associazione professionale nazionale di avvocati e dottori commercialisti attiva da oltre 40 anni, e Quaeryon società Benefit, società di consulenza strategica specializzata sui temi della sostenibilità. Al seminario hanno partecipato oltre 500 professionisti in collegamento in webinar e in presenza.

Cosa è stato detto
A seguire si sono svolti sia interventi formativi sugli aspetti tecnici e giuridici che interessano l’autoconsumo collettivo e le comunità energetiche rinnovabili, sia interventi di carattere più generale e istituzionale, volti ad analizzare quale possa essere il ruolo di Cer e autoconsumo collettivo rispetto alle sfide della sostenibilità e della lotta alla povertà energetica. Tra gli interventi tecnici, in particolare, Manuel Castoldi di Rete Irene ha esposto la realtà degli aspetti realizzativi, Franco Casarano di LS Lexjus Sinacta ha affrontato il tema delle normative regolatorie delle discipline di GAC e Cer (con accenni alla dimensione europea), Marco Troglia di Quaeryon società Benefit ha raccontato la realtà dei Gruppi di Autoconsumo Collettivo e Annachiara Castagna di Logical Soft che ha riportato esempi pratici e simulazioni. Tra gli interventi istituzionali, l’Assessore alla Casa e Piano Quartieri Pierfrancesco Maran ha portato l’esperienza del Comune di Milano ed Elena Cremascoli, responsabile unità risorse energetiche del Comune di Milano, ha invece raccontato l’avvio di cinque progetti di comunità energetiche rinnovabili solidali.
“Se non si segue l’approccio corretto si rischia di sprecare molti interventi e di non sfruttarne pienamente il potenziale inespresso, perdendo così l'occasione fornita dalla finestra di opportunità che l'intervento stesso costituisce. Innanzitutto, bisogna ridurre i fabbisogni di energia primaria con interventi di riqualificazione profonda dell’edificio, poi si possono realizzare gli impianti per costituire i gruppi di autoconsumo collettivo. Come Rete Irene abbiamo deciso di coinvolgere gli amministratori degli edifici già riqualificati, selezionando tra i 196 interventi realizzati negli ultimi tre anni quelli con le caratteristiche tecniche atte ad accogliere le comunità energetiche. La nostra ambizione è aiutare le famiglie ad essere indipendenti energeticamente” ha dichiarato Manuel Castoldi, presidente Rete Irene.
 “Il tema delle comunità energetiche potrebbe essere un modo per immaginare una comunità più stretta in cui individuare meglio i bisogni reali, per evitare le scelte irragionevoli. È essenziale la competenza tecnica, ma il modo in cui si parla di comunità energetica impone anche alla politica di essere un attore protagonista in questo percorso. I prossimi quattro anni saranno essenziali: si deve dare una spinta di regole e contribuzione, volta a far capire l’importanza di dare il via al progetto per il contrasto alla povertà energetica. Una considerazione va anche alle politiche nazionali degli ultimi due anni: il picco dei costi è stato gestito a pioggia e non in modo mirato, c’è quindi molto lavoro da fare” ha affermato Pierfrancesco Maran, assessore alla casa e al piano quartieri del Comune di Milano.
“La Regione Lombardia sta monitorando l’attività dei territori, in un’azione stratificata volta a rendere le comunità energetiche una leva per una diffusione capillare di una cultura del risparmio sui consumi finali. Stiamo dunque cercando di fare rete per diffondere conoscenza, creare rapporti che possano mettere a fattor comune gli investimenti e gli sforzi, in un dialogo costante con gli stakeholder per superare le criticità” ha sostenuto Elena Colombo, dirigente unità organizzativa risorse energetiche della Regione Lombardia.

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