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Piano industriale di Terna, le reazioni di Anie e Unione consumatori

where Milano when Mar, 12/02/2013 who roberto

Gemme (Anie): “Il piano industriale della società rappresenta un volano fondamentale per lo sviluppo e il lavoro nel nostro Paese”. Le assoconsumatori si propongono di costituire un Osservatorio Nazionale, per verificare direttamente sul campo la coerenza delle opere

Sono positive le reazioni di alcune associazioni imprenditoriali e dei consumatori dopo la presentazione del Piano industriale di Terna. ANIE Confindustria, la federazione che rappresenta l’industria elettrotecnica ed elettronica nazionale con aziende leader nelle tecnologie per la produzione, trasmissione, distribuzione di energia, ha accolto positivamente il piano. Per il presidente dell’associazione Claudio Gemme “Terna continua a rappresentare un volano fondamentale per lo sviluppo e il lavoro nel nostro Paese. Soprattutto in un settore come quello delle reti infrastrutturali, che ha bisogno di importanti investimenti. L’annuncio è il segnale di un impegno concreto a favore dell’economia reale, da cui traggono beneficio sia le imprese del comparto elettrico che i cittadini”.“750 ditte impegnate ogni giorno nei 150 cantieri di Terna – conclude Gemme – sono numeri che testimoniano lo sforzo dell’azienda, intrapreso già da anni, nel contribuire al progresso di tutta la filiera energetica, indispensabile per lo sviluppo del nostro Paese, da Nord a Sud.”
Sulla stessa linea anche L'Unione Nazionale Consumatori. “Possiamo ritenerci soddisfatti del nuovo piano industriale di Terna. Tuttavia - precisa una nota - anche i consumatori italiani, pur condividendo l'intervento dell'Autorità in termini di monitoraggio e controllo, vogliono essere della partita, anche perché le opere di sviluppo delle infrastrutture di rete vengono finanziate dai consumatori attraverso la bolletta elettrica”.
Per questo motivo le associazioni consumatori si propongono di costituire un Osservatorio Nazionale, per verificare direttamente sul campo la coerenza delle opere - realizzate anche con i soldi dei contribuenti – rispetto ai progetti approvati, con l’obiettivo di accelerare la conclusione delle opere strategiche.