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Antibiotici, CIWF chiede il divieto dell’uso preventivo negli allevamenti europei

where Roma when Ven, 17/11/2017 who roberto

L’appello arriva dopo l’approvazione in Italia del Piano Nazionale contro l’Antibiotico Resistenza che, secondo CIWF, ha mancato completamente gli obiettivi

CIWF chiede al Ministro delle Politiche polliintensivo.jpgAgricole Maurizio Martina di appoggiare il divieto dell’uso preventivo degli antibiotici negli allevamenti in UE, così come votato dal Parlamento Europeo lo scorso anno. L’appello della onlus - che lavora per la protezione e il benessere degli animali allevati e punta a mettere fine all’allevamento intensivo - arriva dopo l’approvazione in Italia del Piano Nazionale contro l’Antibiotico Resistenza che, secondo CIWF, ha mancato completamente gli obiettivi, contiene elementi non chiari, e non prende in considerazione minimamente i suggerimenti delle ONG che, tra l’altro, avevano chiesto proprio il divieto dell’uso preventivo negli allevamenti.
 
Le linee guida dell’OMS - La settimana mondiale degli antibiotici si è aperta con il lancio delle nuove linee guida da parte dell’OMS: il messaggio è stato chiaro, l’uso degli antibiotici negli allevamenti deve essere ridotto in maniera importante se vogliamo evitare una catastrofe sanitaria globale. Gli antibiotici sono lo strumento usato dall’industria della carne per tenere in vita gli animali in condizioni al limite delle loro naturali possibilità. In Italia circa il 70% degli antibiotici venduti sono destinati agli animali.

Il Piano Nazionale Italiano - Nel nostro Paese l’uso degli antibiotici negli allevamenti è fra i più alti in UE e lo stesso vale per i livelli di resistenza, sia negli animali che negli uomini. Purtroppo, secondo CIWF, il recente PNCAR (Piano Nazionale Contro l’Antibiotico Resistenza) redatto dal Ministero della Salute e approvato in Conferenza Stato-Regioni, ha mancato completamente gli obiettivi e non ha tenuto minimamente in considerazione i suggerimenti di ben 20 ONG.
Il Piano, fra l'altro, non prevede infatti alcun tipo di divieto dell’uso preventivo degli antibiotici negli allevamenti, così come suggerito da CIWF, e contiene elementi poco chiari riguardo alla definizione degli obiettivi di riduzione, che restano in ogni caso decisamente troppo poco ambiziosi. Il Piano prevede inoltre giornate di sensibilizzazione organizzate in collaborazione con l’industria farmaceutica e tavoli di lavoro con i produttori di carne, ma nessun coinvolgimento della società civile tramite le ONG che si occupano dell'argomento e che da molti mesi chiedono invano maggiore trasparenza.

La petizione - CIWF si rivolge quindi ora al Ministro delle Politiche Agricole Maurizio Martina e al Ministro della Salute Lorenzin, perché non venga persa un’altra importante occasione per ridurre il consumo degli antibiotici negli allevamenti e per ridurre di conseguenza anche il rischio che i batteri sviluppino ulteriori pericolose resistenze.

Annamaria Pisapia, direttrice di CIWF Italia Onlus, chiede con forza al Ministro dell’Agricoltura Martina “di supportare nel Consiglio dell’Unione Europea il divieto dell’uso preventivo degli antibiotici negli allevamenti. Ora più che mai è fondamentale che l’Italia prenda una posizione chiara e netta a favore della salute dei cittadini e del benessere animale, entrambi danneggiati dall’abuso di antibiotici in zootecnia. Sarebbe questo il segno che anche in Italia si inizia a percorrere veramente la via di una qualità reale e non espressa solo nel richiamo delle etichette.”

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