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In breve. Come salvare le foreste dal cambiamento climatico, l’Onu a Nairobi e altre notizie

where Milano when Lun, 04/03/2024 who roberto

L’industriale siderurgico Gozzi firma la Dichiarazione di Anversa per salvaguardare l’industria europea e l’economia circolare

Foreste e cambiamento climatico
Il Sistema nazionale di protezionefrancesco-ferrini.jpg dell’ambiente (Snpa) e l’Arpat Toscana hanno rivolto alcune domande a Francesco Ferrini (nella foto), professore di arboricoltura generale e coltivazioni arboree presso la facoltà di agraria dell’Università di Firenze, per comprendere come le foreste stiano reagendo al cambiamento climatico e come ci proteggono dagli effetti dei mutamenti del clima e che cosa ognuno può fare per proteggere e migliorare il patrimonio verde urbano ed extraurbano. Secondo Ferrini, per difendere i boschi dovremmo mettere in atto una gestione proattiva o, meglio ancora, preventiva, che dovrebbe interessare diversi punti: come gestione sostenibile delle risorse idriche; ripristino e riforestazione; programmi di riforestazione e di ripristino degli ecosistemi forestali; adattamento delle specie vegetali; monitoraggio e prevenzione degli incendi; educazione e coinvolgimento della comunità; politiche di adattamento al cambiamento climatico. Per saperne di più: https://www.snpambiente.it/snpa/arpa...
 
Un appello dall’industriale Gozzi (Duferco)
“Ho firmato la dichiarazione di Anversa alla cui stesura Eurofer ha partecipato”, dichiara Antonio Gozzi, presidente della Duferco. “La dichiarazione è una richiesta agli stati membri ed alla prossima Commissione di riconoscere il sistema industriale come un pilastro portante della ricchezza e del benessere della società europea”.  Con un fatturato annuo di circa 25 miliardi di euro e la creazione di oltre 100.000 posti di lavoro direttamente in Europa, l’industria è parte integrante e innovativa delle economie biologiche e circolari dell'Ue. Secondo Gozzi la Dichiarazione di Anversa delinea 10 misure attuabili, tra cui uno snellimento della legislazione, e invita a intraprendere iniziative per posizionare l'Europa come leader globale nell'aumento della domanda di prodotti a zero emissioni, a basse emissioni di carbonio e circolari, promuovendo l'autosufficienza delle materie prime e rendendo più intelligente il quadro dell'innovazione. I firmatari rappresentano un ampio spettro di industrie di settori come quello chimico, farmaceutico, cartario, siderurgico, minerario, dell'alluminio, del vetro, dello zinco, dei metalli, del tessile, della ceramica, delle biotecnologie e ora anche del legno. La Dichiarazione è stata presentata alla presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen e al primo ministro belga Alexander De Croo in occasione del Vertice dell'industria europea tenutosi ad Anversa il 20 febbraio.
 
La viceministra Gava all’UNEA6
“È fondamentale affrontare le sfide che abbiamo davanti con soluzioni concrete che riconoscano l'interconnessione dei sistemi ambientale, sociale ed economico. L'Italia, che nel 2024 detiene la Presidenza del G7, intende lavorare insieme per pianificare e attuare azioni ambiziose promuovendo un approccio pragmatico e guardando all'accesso a fonti di energia affidabili, sostenibili ed economiche, senza lasciare indietro nessuno. La creazione del Fondo italiano per il clima, l’istituzione del Piano Mattei e la contribuzione al Fondo Perdite e Danni sono la testimonianza tangibile del nostro impegno a sostenere i Paesi più vulnerabili in questo percorso. L’Africa è focus prioritario”. Così la viceministra all’Ambiente Vannia Gava intervenendo all’assemblea plenaria dell’UNEA-6 di Nairobi, Kenya.

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Francesco Ferrini