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Il nimby in Procura. Le denunce avviano l’inchiesta contro il termovalorizzatore di Roma

where Roma when Lun, 08/04/2024 who roberto

I comitati nimby che vogliono bloccare il progetto avevano scritto un esposto in cui contestavano la compravendita del terreno per l’impianto, e la magistratura ha dovuto aprire il fascicolo

La Finanza ha fatto irruzionegualtieriimmaginetermovalorizzatore.jpg nella sede Ama, la spa dei rifiuti di Roma, su mandato della Procura che sta indagando sul progetto di termovalorizzatore per liberare Roma dalla morsa dei rifiuti. Si tratta di un fascicolo esplorativo, cosiddetto modello 45, che non prevede indagati e non contiene ipotesi di reato. Allo studio dei magistrati ci sarebbero tre tecnici di Lanuvio, Anzio e Albano. L’indagine era stata avviata nel luglio scorso da una querela promossa da comitati nimby Salute Ambiente Albano, Pavona per la Tutela della Salute, Ust Uniti per la Salvaguardia del Territorio di Ardea, Latium Vetus di Pomezia. L’esposto riguarda il valore del terreno nella zona di Santa Palomba, alla periferia sud di Roma, individuato dal sindaco e commissario ai rifiuti Roberto Gualtieri per costruire il termovalorizzatore da 600mila tonnellate annue. Secondo i comitati nimby, quel terreno è stato comprato dall’Ama per 7,7 milioni di euro, con un rincaro molto forte rispetto al valore commerciale.
 
L’indagine
Sarebbero 27 le persone su cui la Procura cerca di verificare se hanno consistenza le accuse fatte dai comitati che si oppongono al progetto. Attorno a metà marzo la Finanza ha sequestrato tutta la documentazione allegata al bando del 13 giugno 2021 e gli atti catastali e autorizzativi che hanno determinato l’esito della trattativa e della relativa compravendita immobiliare.

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