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Per tutti gli isotopi! Soldi soldi soldi! Una sentenza fa piovere milioni nucleari sui Comuni atomici

where Latina when Lun, 15/01/2024 who roberto

A Latina 27 milioni. Il Tribunale di Roma restituisce il 100% delle compensazioni tagliate nel 2003 dal Governo Prodi. Il testo della delibera Cipess di dicembre con cui il Governo eroga milioni atomici

Nuova pioggia di milioni per caorso.jpgi Comuni nuclearizzati. Dopo la consueta irrorazione finanziaria confermata in dicembre dal Cipess Comitato interministeriale di programmazione economica e sviluppo sostenibile (scarica qui la delibera con i finanziamenti https://ricerca-delibere.programmazi...), ora il Tribunale civile di Roma, sezione seconda, ha dato ragione ai Comuni che subiscono servitù nucleari e ha detto che devono ricevere per intero la compensazione atomica dagli anni 2005 al 2018. Sono in arrivo ristori per 27 milioni a Latina, 7,3 milioni di euro per Caorso (Piacenza) e altri 617mila euro per la Provincia di Piacenza e così via. La sentenza pubblicata il 28 ottobre 2023 ha accertato il diritto del Comune di Latina all’erogazione del contributo annuo senza alcuna detrazione, per tutto il periodo dal 2005 al 2018 e per le annualità maturate. Ma la sentenza non è definitiva e l’Avvocatura dello Stato potrebbe decidere di impugnarla.
 
Compensazioni non pagate
Nel 2003 con il decreto Scanzano il Governo Prodi decise di trasferire al bilancio dello Stato il 70% degli importi dovuti per le servitù nucleari, lasciando ai Comuni nuclearizzati solamente il 30%.
Nel 2007 nella sala De Pasquale del Comune di Latina si riunirono i sindaci dei Comuni italiani che ospitano centrali nucleari, venne costituita l’Ancin, Associazione nazionale dei comuni italiani nuclearizzati, che come prima iniziativa formale si era data il compito di rivendicare il diritto a percepire il 100% dei ristori, in luogo del 30% stabilito nel 2003.
L’azione legale contro la Presidenza del Consiglio di Ministri, ministero dell’Economia e finanze e Cipe venne promossa dall’Ancin attraverso l’avvocato Xavier Santiapichi, ma al momento della costituzione in giudizio l’allora Commissario straordinario di Latina, Guido Nardone, ritenne di non essere competente per assumere quel tipo di iniziativa, scelta che determinò l’esclusione del Comune di Latina dalla rosa dei ricorrenti che di lì a poco si sarebbero visti riconoscere, con sentenza di primo grado e poi anche di appello, il loro diritto a percepire il 100% delle somme dovute a titolo di ristoro per la servitù nucleare.
L’allora sindaco provò a inviare alla Presidenza del Consiglio dei Ministri una lettera di diffida e messa in mora, ma senza ottenere alcun risultato. Nel giugno 2020 la Corte di Appello di Roma dispose che i Comuni nuclearizzati che avevano intrapreso il giudizio contro il CdM, Mef e Cipe (Latina non era tra questi) avevano diritto a percepire il 100% dei ristori per la servitù nucleare. Cinque mesi più tardi, nel novembre 2020, la Giunta Coletta deliberò di promuovere il giudizio contro la Presidenza del Consiglio, il Mef e il Cipe per ottenere i ristori ai sensi del cosiddetto Decreto Scanzano del 2003. Nel marzo 2021 il Comune di Latina aveva presentato, tramite l’avvocato Francesco Cavalcanti, domanda di accertamento e condanna per i contributi in favore degli enti locali, ovvero ciò che prevede i ristori per territori che ospitano strutture ad alto impatto ambientale, e si costituì con una domanda di accertamento e condanna in materia di contributi in favore degli enti locali ex art.4 del D.L. 314/2003.
 
La sindaca di Latina Matilde Celentano
“La somma sarà comunque benvenuta, ma per sgomberare il campo da qualche inopportuno trionfalismo e da improprie paternità dell’ultima ora, ritengo doverosa una ricostruzione puntuale di questa vicenda iniziata nel 2007 su impulso dell’allora sindaco Vincenzo Zaccheo, se non altro perché la mia amministrazione, che potrebbe finalmente beneficiare del ristoro, è per forza di cose estranea al complicato iter che ha preceduto la sentenza recentemente pubblicata”, afferma la sindaca di Latina Matilde Celentano. “Qualora il verdetto della Corte di Appello di Roma dovesse passare in giudicato, cosa che mi auguro per la città, faremo in modo che una quota importante di quel ristoro venga destinata ad opere capaci di migliorare la qualità della vita alla presenza della centrale nucleare. Inoltre, mi attiverò da subito affinché la quota di ristoro che la legge destina in favore della Provincia, venga utilizzata per interventi sul territorio comunale di Latina e non altrove, come già in passato era accaduto grazie all’impegno del Sindaco Zaccheo e grazie alla sensibilità e alla correttezza dell’allora presidente della Provincia Armando Cusani”.
 
Caorso e la pista ciclabile
La Lega suggerisce alla Giunta Tarasconi un possibile utilizzo delle risorse economiche. Il consigliere comunale Luca Zandonella ricorda il vecchio impegno per la pista ciclabile di Mucinasso. “Grazie anche al lavoro negli anni precedenti dell'assessorato all'ambiente guidato da Paolo Mancioppi con la sentenza del 3 gennaio sono stati destinati a Piacenza circa 617.700 euro, relativi alle compensazioni per vicinanza agli impianti nucleari. Siccome lo scorso ottobre l'amministrazione Tarasconi aveva deciso di diminuire di ben 400 metri la ciclabile che porterà a Mucinasso a causa - abbiamo appreso - dell'aumento dei costi, come Lega proponiamo di destinare una parte di questi introiti al completamento di questa opera”.
 
La delibera Cipess che assegna le risorse ai Comuni nuclearizzati: https://ricerca-delibere.programmazi...

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