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Questi i freni alle comunità energetiche. Per gli ingegneri fiorentini c’è troppa burocrazia

where Firenze when Ven, 29/03/2024 who roberto

“I vantaggi delle Cer sono evidenti: ognuno può diventare un produttore di energia e in media si risparmia il 20% della bolletta. Bisogna però snellire le procedure”

“Le comunità energetiche sono stefano-corsi.jpgestremamente vantaggiose ma le procedure per renderle operative sono spesso rese incerte e complesse a causa dell’eccessiva burocrazia italiana, che ne limita la diffusione. Per esempio, ancora, realizzare impianti fotovoltaici in alcune aree a vincolo paesaggistico è molto complicato”. A dirlo è Stefano Corsi (nella foto), coordinatore della commissione ambiente e energia dell’Ordine degli Ingegneri di Firenze, in vista del bando regionale che ad aprile darà il via a molti progetti di comunità energetiche, le associazioni in cui cittadini e altri soggetti possono diventare produttori e condividere energia rinnovabile. 

La questione burocrazia
“Al momento il grande limite che frena la nascita di comunità energetiche nel nostro paese è la burocrazia – continua Corsi – come i molti vincoli e incertezza che limitano la realizzazione di impianti a fonti rinnovabili. Costituire una comunità energetica richiede tempo già di per sé, per gli accordi da prendere tra i partecipanti, gli atti costitutivi e le adesioni. Tutto il procedimento si basa sul poter disporre di energia da condividere in tempi certi e questo non succede. Penso, per esempio, alle autorizzazioni che tra regolamento comunali, vincolo paesaggistico e norme regionali spesso richiedono mesi se non anni con esito dubbio; oppure alle procedure di allaccio che possono durare anche diversi mesi. Non a caso all'ultimo rilevamento in tutta Italia le comunità energetiche formalmente costituite erano solo 154. I semplici consumatori hanno vantaggi relativamente modesti che probabilmente non sono sufficienti a giustificare rischi e complicazioni amministrative. Per questo è importante incrementare il numero di soggetti che possiedono impianti rinnovabili, ma anche rendere più appetibile la partecipazione a tutti gli altri”.

I vantaggi
“Queste comunità sono importanti – continua Corsi – perché favoriscono la generazione diffusa, un sistema di produzione dell’energia decentralizzato e sostenibile in cui il consumo è vicino al luogo di produzione. Le Comunità energetiche sono molto vantaggiose soprattutto per chi produce e consuma allo stesso tempo. Per esempio in una piccola comunità energetica che realizza un impianto fotovoltaico, un cittadino produttore e consumatore potrebbe trovare una riduzione del 10-20% della bolletta elettrica e un guadagno dalla produzione dell'impianto che consente di recuperare l'investimento iniziale in 5-10 anni e guadagnare per gli anni successivi. Si può anche accedere a forme di finanziamento, risparmiando l'investimento iniziale”.

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