Elettricità

Sono dieci, attualmente, le province cinesi che hanno dato il via a programmi per la realizzazione di progetti di energia nucleare, 31 dei quali hanno già superato i primi test di praticabilità

La Cina riprenderà il programma di sviluppo dell'energia nucleare nelle province interne del Paese entro i prossimi cinque anni. Lo ha annunciato l'agenzia Xinhua, che cita fonti del settore. Sono dieci, attualmente, le province cinesi che hanno dato il via a programmi per la realizzazione di progetti di energia nucleare, 31 dei quali hanno già superato i primi test di praticabilità.
Obiettivo: 58 GW - L'obiettivo di medio termine, per la Cina, è quello di raggiungere i 58 gigawatt di energia nucleare prodotta entro il 2020 con altri progetti in grado di generare trenta gigawatt di energia dall'atomo sempre entro la stessa data, che è il termine del tredicesimo piano quinquennale di sviluppo, in discussione in questi mesi da parte del governo.

Lo stop dopo Fukushima - I progetti di energia nucleare nelle province interne cinesi hanno subito una lunga battuta d'arresto negli scorsi anni, dopo il disastro di Fukushima del 2011. Il settore è invece tradizionalmente forte nelle aree costiere del Paese, dove si concentrano le centrali di maggiori dimensioni. Ora, scrive l'agenzia Xinhua, il vento è cambiato. “La rapida crescita economica delle province interne porterà l'area ad avere bisogno di maggiore energia - spiega un rapporto della Chinese Academy of Engineering - e la Cina dovrà sviluppare progetti di energia nucleare per soddisfare il consumo crescente di energia”. Tra i primi progetti a essere sviluppati ci sono quello in fase di realizzazione nelle province di Hunan, Hubei e Jiangxi. Oltre alla ripresa dei progetti, le nuove centrali dovranno adeguarsi anche a standard più severi sulla sicurezza, allo studio da parte del governo, che prevedono l'istituzione di una squadra di esperti a livello nazionale per le operazioni di emergenza e di salvataggio nel caso di incidenti alle centrali.