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Guerra e affari. Nonostante Gaza, l’Egitto continua ad importare gas dal Leviathan israeliano

where Milano when Mar, 02/04/2024 who roberto

La quota totale di esportazioni verso l’Egitto è aumentata di 38,7 miliardi di metri cubi in 11 anni, e del +28% tra il 2022 e il 2023

Israele sarà il Paese odiato per leviathan-gas-field.jpgeccellenza dai Paesi arabi, eppure dal suo principale giacimento, Leviathan,  sono continuate ad aumentare le esportazioni di gas, in particolare verso l’Egitto il cui import è passato da 4,9 miliardi di metri cubi nel 2022 a 6,3 Bcm nel 2023, con un aumento del 28%. L’espansione della quota totale di esportazioni verso l’Egitto è stata incrementata di 38,7 miliardi di metri cubi in 11 anni, si legge in un articolo di Agcnews che riprende il Ministero dell’Energia israeliano. E anche oggi, nonostante le tensioni, il flusso di gas non si è mai arrestato.
 
Cos’è cambiato dopo il 7 ottobre
È vero, tuttavia, che il piano di espansione è stato programmato prima  del 7 ottobre 2023 e puntava  anche ad aumentare i legami energetici con Il Cairo e con gli altri attori regionali (ed era sicuramente inviso a tutti gli estremisti arabi che hanno festeggiato l’attacco di Hamas), al punto che il “il 14 dicembre scorso, i partner del bacino di Tamar avrebbero dovuto annunciare l’aumento del permesso di esportazione del bacino da 38,7 Bcm a 43 Bcm, portando la quantità massima di gas aggiuntivo consentito per l’esportazione verso l’Egitto da 3,5 miliardi di metri cubi all’anno a 4 miliardi di metri cubi all’anno. “Alla data della valutazione, tuttavia, non è stato ancora firmato alcun accordo”.
Israel Katz, ex ministro dell’Energia di Israele, ha comunque approvato l’anno scorso l’aumento delle esportazioni verso l’Egitto. Si prevede che nella seconda metà del 2025, la produzione annuale del giacimento Leviathan aumenterà da 12 Bcm a 14 Bcm. Per il 2026, è previsto un aumento della produzione annuale di sei Bcm, circa il 60% rispetto al volume attuale. “Di cui 3,5 miliardi di metri cubi saranno diretti a favore dell’Egitto”, afferma MercoPress.
 
L’export prosegue
Nonostante tutte le tensioni attuali tra il Cairo e Tel Aviv sull’eventualità  di inviare gli abitanti di Gaza sulla penisola del Sinai e continuare il piano di conquista di Rafah, il flusso di gas non si è comunque mai arrestato. Sul piano diplomatico l’Egitto si è adoperato perché gli Stati Uniti facessero pressioni sul presidente Netaniahu per evitare l’invasione, ma su quelle delle forniture al momento nulla è cambiato.

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