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Pastone gasiero. Crollano i prezzi del gas nel 2023: -32%, acquisti congiunti UE e la ricerca di Eni

where Milano when Lun, 23/01/2023 who roberto

Il prezzo del  gas in settimana è ai minimi su livelli della fine del 2021, l’appello di Sefcovic; e la caccia del cane a sei zampe

Gas in picchiata dall'inizio dell'annomarossefcovic.jpg, con il prezzo in calo del 32% che fa ben sperare su un prossimo taglio delle bollette. E guardando la quotazione attuale del metano alla Borsa di Amsterdam (di riferimento per l'Europa) il ministro dell'Ambiente e della sicurezza energetica (Mase), Gilberto Pichetto Fratin, vede avvicinarsi una riduzione del costo del gas dopo quella dell'elettricità.  La scorsa settimana ha visto forti sbalzi con il prezzo sprofondato a 51,4 euro al megawattora (-6,4%, ai minimi dalla fine di 2021) e gli operatori fiduciosi sulla possibilità di affrontare l'inverno senza particolari problemi. Oltre alle temperature meno rigide della media stagionale si guarda all'aumento dei flussi di Gnl (gas naturale liquefatto) verso l'Europa. Gli stoccaggi del gas in Italia sono scesi dell'1,7% a 150,02 TWh negli ultimi 7 giorni, con i depositi al 79,02% della loro capacità. Poco sotto la media nell'Ue che supera l'81% e con la Germania che ha riserve al 90%.
 
La UE sostiene gli acquisti congiunti sul gas europeo
A seguito di un primo incontro dei rappresentanti dei paesi dell’Unione Europea per coordinare gli acquisti pianificati, il vicepresidente della Commissione UE  Maroš Šefčovič ha affermato di aver esortato gli Stati membri a impegnarsi rapidamente con gli attori del mercato nei loro paesi per stimare i volumi di gas che potrebbero essere acquistati congiuntamente.
Šefčovič ha chiesto a tutte le aziende del settore di confermare se interessate ad aderire al programma dell’Ue per l’acquisto congiunto di gas, che la Commissione spera possa aiutare l’Europa a rifornire le caverne di stoccaggio esaurite e a negoziare prezzi più bassi utilizzando il potere d’acquisto collettivo dei paesi. “Stiamo lavorando con un programma serrato per prepararci in tempo per il prossimo inverno e per la stagione di ricarica dei depositi”, ha affermato in una nota.
Alcuni funzionari dell’Ue hanno affermato che alcune grandi aziende energetiche hanno espresso riluttanza ad aderire, dal momento che possono già negoziare i propri accordi sul gas e dubitano che il regime dell’Unione Europea produrrà prezzi più bassi. La Commissione mira a pubblicare la quantità di gas che i paesi europei intendono acquistare congiuntamente all’inizio della primavera, per attirare le offerte dei fornitori. I paesi dell’Ue devono garantire che le loro aziende locali partecipino all’aggregazione della domanda di gas con volumi equivalenti al 15% del gas necessario per riempire gli impianti di stoccaggio di quel paese al 90% della capacità. In tutto il blocco, il requisito del 15% ammonta a circa 13,5 miliardi di metri cubi di gas, una piccola parte delle importazioni totali di gas del blocco, che si attestavano a 338 miliardi di metri cubi nel 2021, secondo i dati Eurostat.
 
Eni a caccia di nuove fonti di gas
Eni è alla ricerca di nuove fonti di gas poiché mira a sostituire completamente le importazioni di gas dalla Russia entro il 2025 a seguito delle ricadute dell’invasione russa dell’Ucraina. La nuova scoperta “può essere sviluppata sfruttando la vicinanza alle strutture esistenti di Eni”, ha affermato il gruppo in una nota. La posizione dell’Egitto come produttore di gas è stata rafforzata dalla scoperta da parte di Eni del gigantesco giacimento di Zohr nel Mediterraneo orientale nel 2015, sebbene abbia anche iniziato a importare gas da Israele a causa dell’aumento della domanda interna.

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