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La sentenza. I benzinai non avranno più l’obbligo di esporre i prezzi medi del carburante

where Roma when Lun, 13/11/2023 who roberto

Il Tar del Lazio ha disposto l’annullamento del decreto ministeriale che obbligava i benzinai ad esporre un cartello con i prezzi medi di gasolio, benzina, GPL e metano

I benzinai non avranno piùprezzi-regionali.jpg l’obbligo di esporre i prezzi medi dei carburanti. Lo ha deciso il Tar del Lazio, che ha annullato il decreto del 31 marzo scorso con il quale il ministero delle Imprese aveva imposto ai benzinai la misura.
 
Accolto il ricorso dei benzinai
Il Tribunale amministrativo del Lazio ha accolto il ricorso presentato da Fegica (Federazione gestori impianti carburanti e affini), Figisc (Federazione italiana gestori impianti stradali carburanti) e da alcuni esercenti. La decisione di annullare il decreto è arrivata a causa dell’assenza della comunicazione al Presidente del Consiglio dei ministri e del parere del Consiglio di Stato. Per questa mancanza tecnica, dunque, è saltato per i benzinai l’obbligo di esporre il prezzo medio dei carburanti della giornata.
 
L’obbligo di esporre i prezzi medi

L’obbligo era entrato in vigore lo scorso primo agosto come misura per contrastare il caro-benzina. Secondo le disposizioni del ministero, il cartello con i prezzi medi di gasolio, benzina, GPL e metano doveva essere esposto entro le 10,30 del mattino. Per i benzinai che non rispettavano l’obbligo di esposizione del cartello con i prezzi medi erano previste multe da 200 a 2.000 euro, fino ad arrivare alla sospensione dell’attività per un mese in presenza di 4 violazioni nel giro di 60 giorni. "Al di là dei motivi del Tar, formali e non di merito, per fortuna l'annullamento del Tar non produrrà alcun danno ai consumatori, afferma Massimiliano Dona, presidente dell'Unione Nazionale Consumatori. Come è stato dimostrato nel primo periodo di applicazione del provvedimento, l'introduzione del prezzo medio non ha in alcun modo contribuito a ridurre i prezzi, che hanno invece proseguito nel loro solito andamento, prima alzandosi nel primo periodo di agosto e poi abbassandosi successivamente, ma seguendo le solite vecchie dinamiche e la solita doppia velocità a danno dei consumatori".

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