Energia

Il sottosegretario allo Sviluppo economico ha ricordato l’importanza strategica del Tap sulla differenziazione delle fonti e la necessità di trovare un accordo sulle su onshore, offshore e accesso a terzi

“L'Italia punta ad avere una posizione comunitaria univoca sul South Stream per il vertice europeo in programma il 3 dicembre”. Lo ha affermato il sottosegretario allo Sviluppo Economico, Claudio De Vincenti, rispondendo ai cronisti che gli chiedevano un commento sull'annuncio di Gazprom secondo cui i lavori di avvio partiranno il 7 dicembre. Comunque, ha aggiunto De Vincenti, per l'Italia è “importantissimo il Tap, perché differenzia le fonti di approvvigionamento, facendo arrivare il gas dal Mar Caspio.
“Stiamo discutendo - ha ricordato De Vincenti - a livello europeo sia sul punto di arrivo in Italia, che dovrebbe essere a Tarvisio, che sulle regole da applicare. Condividiamo la posizione dell'Ue che ritiene che sul tratto onshore vadano applicate le regole europee, per esempio sull'accesso a terzi''. Si tratta, ha aggiunto De Vincenti, di
una “trattativa che è ancora in corso, con l'Unione Europea, l'Italia e i paesi di transito da una parte e Gazprom dall'altra per risolvere il nodo chiave delle regole”. Per quanto riguarda infine il tratto offshore, il sottosegretario ha detto: “Siamo favorevole che ci sia l'Eni”.