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Polimeri compostabili crescono. Ecco i dati 2022 nella ricerca Plastic Consult

where Milano when Mar, 11/07/2023 who roberto

I dati della ricerca “La filiera dei polimeri compostabili” condotta da Plastic Consult

Tre anni di criticità continue brkaa-120.jpghanno messo a dura prova il settore delle plastiche compostabili che ha comunque chiuso il 2022 in crescita, (+2,1%), con volumi che sfiorano le 128 mila tonnellate. Il fatturato ha superato 1,15 miliardi di euro, in ragione del forte aumento dei costi (specie di quelli energetici), che ha determinato necessità di rialzo dei listini per buona parte dell’esercizio. Sono questi alcuni dei dati  principali  della ricerca “La filiera dei polimeri compostabili” condotta da Plastic Consult e presentata a Roma presso l’Ara Pacis nel corso del convegno “Il sistema italiano delle bioplastiche. Motore di sviluppo e rigenerazione”, organizzato da Biorepack in collaborazione con Assobioplastiche e CIC .

La fotografia
Dall’analisi dello stato dell’arte di settore emerge che la filiera industriale italiana del compostabile riunisce 270 aziende (tra prodotti intermedi, granuli, prima trasformazione e indotto di seconde lavorazioni), con un volume d’affari che nel 2022 ha toccato quota 1,165 miliardi di euro. Il dato è in aumento rispetto all’anno precedente del 10,1% con una crescita che  in dieci anni è arrivata fino al 218%. Quasi triplicati anche i lavoratori impiegati, passati da 1.280 del 2012 a 3.005 dell’anno scorso. Le aziende sono passate invece da 143 a 271, mentre la produzione è aumentata da  41.600 tonnellate del 2011 a 127.950 del 2022 (+226%).  Tra le aziende del comparto, quelle presenti in maggior numero fanno capo alla prima trasformazione (poco più di 180 nel 2022) che lavorano plastiche compostabili, esprimendo un volume di affari complessivo di circa 535 milioni di euro (dato 2021) e impiegando oltre 2.000 addetti. I settori che hanno visto l’impulso maggiore nel 2022 sono soprattutto il monouso per ristorazione e largo consumo (piatti e posate): +23% rispetto all’anno recedente e  film per applicazioni non alimentari (+7%). Cresciuti lievemente anche film alimentari (+3%) e film agricolo (+2%). Anche per il mercato dei sacchetti per asporto merci, il 2022 evidenzia un piccolo rimbalzo dell’utilizzo, che si riporta ai livelli 2019, dovuto tuttavia ad una maggiore diffusione dei prodotti non a norma.

Fattori trainanti e negativi
Lo studio rivela che tra i fattori trainanti  di settore ci sono soprattutto il monouso compostabile nel comparto Ho.Re.Ca. (hotel, bar e ristoranti) e nel comparto capsule caffè e bevande. Altro fattore positivo è la  diversificazione ulteriore delle applicazioni, con volumi attesi in incremento in diversi comparti ad oggi ancora minori (film per imballaggio, reti, film agricolo, ecc.).  Su tutto il settore, avverte però la ricerca, pesa la contrazione complessiva dei consumi finali e la riduzione della spesa delle famiglie schiacciate tra livelli inflattivi mai registrati negli ultimi decenni (alimentare ancora a +15% in marzo/aprile 2023) e il pesante aumento dei tassi di interesse. Da segnalare anche il fenomeno della “ricerca del prezzo” che avvantaggia l’illegalità che ha aumentato la presenza di sacchi non a norma.  Anche il monouso compostabile, che ha sostenuto il comparto lo scorso anno, è stato nel 2022 in forte difficoltà a seguito della diffusione dei piatti cosiddetti riutilizzabili in plastica convenzionale. L’effetto combinato delle tendenze in atto nel 2023 indica per la prima volta prospettive di contrazione della produzione nazionale di manufatti compostabili, comparto – viene sottolineato - che andrebbe difeso essendo espressione di un’ulteriore eccellenza italiana.

Prospettive future
La ricerca dedica poi un capitolo alle previsioni di sviluppo della produzione nazionale di manufatti compostabili: segnali positivi arrivano dalle capsule di caffè compostabili previste ancora in crescita e dalla pacciamatura compostabile che permette di superare i problemi relativi al fine vita dei manufatti plastici in agricoltura: l’agricoltura biologica è ancora trainante per i film, ma a tassi ridotti rispetto agli anni precedenti. Previsioni in calo, invece, per gli shopper a causa della contrazione dei consumi e all’aumento della diffusione dei sacchetti fuori norma. Lieve calo per i sacchetti dell’umido:  cresce la concorrenza internazionale ma c’è anche forte attesa per le norme UE sull'obbligatorietà della raccolta dell'organico. In calo anche gli ultraleggeri  la cui domanda interna non si è mai strutturalmente estesa al di fuori della grande distribuzione. Trend in diminuzione infine anche per i piatti e bicchieri monouso compostabili  che scontano la contrazione del potere di acquisto favorendo i piatti «cosiddetti» riutilizzabili in plastica convenzionale, che hanno conosciuto una forte diffusione già nello scorso esercizio. “Tutti questi fenomeni creano danni da molti punti di vista”, spiega Marco Versari, presidente di Biorepack. “Erodono i margini di crescita delle aziende che operano nella legalità e, così facendo, riducono le loro possibilità di fare investimenti che hanno ricadute positive sia in termini occupazionali sia per l’individuazione di soluzioni innovative a ridotto impatto ambientale. Inoltre creano problemi anche economici ai Comuni impegnati nella raccolta differenziata della frazione organica dei rifiuti: una minore qualità della raccolta equivale infatti a minori corrispettivi economici che possiamo garantire loro come consorzio”.
“Se Paesi come Stati Uniti e Cina hanno compreso le opportunità di questo mercato iniziando ad agire su più fronti, occorre che la politica si adoperi per difendere e valorizzare un’industria che ha generato innovazione, occupazione e crescita per il Paese e difesa del capitale naturale. Di fronte a queste prospettive rilanciamo, ad esempio, la necessità di un riconoscimento del valore strategico del nostro comparto anche tramite apposita classificazione ATECO/NACE. Altrettanto doveroso sarebbe prevedere un'aliquota IVA agevolata riconoscendo le positive proprietà intrinseche della bioplastica compostabile e destinare agli organismi accertatori le risorse ottenute con le sanzioni comminate ai produttori di manufatti illegali”, ha rimarcato Luca Bianconi, presidente di Assobioplastiche.

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