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Fusione atomica. Così un mini-reattore ha raggiunto la temperatura del nucleo del sole

where Milano when Mer, 08/05/2024 who roberto

Toccata quota 10milioni di gradi. Lo ha ottenuto l’azienda americana Zap Energy grazie un sistema basato su correnti elettriche che vengono incanalate attraverso un sottile filamento di plasma

Sono riusciti a raggiungerezap-energy.png temperature del plasma pari a quella del nucleo del Sole. A raggiungere circa i 10 milioni di gradi è stato il mini-reattore sperimentale dell’azienda americana Zap Energy che si occupa di energia da fusione. Il risultato, pubblicato sulla rivista Physical Review Letters, si deve all’innovativa tecnologia utilizzata da questo reattore compatto, chiamato FuZE, che a differenza di approcci più tradizionali non richiede grandi e costosi magneti superconduttori o laser potenti, e risulta quindi più semplice ed economica.
 
Le condizioni per la fusione
Per creare le condizioni per la fusione, riferisce Ansa.it , bisogna innanzitutto generare un plasma, cioè uno stato della materia in cui nuclei ed elettroni non sono legati insieme a formare gli atomi ma fluiscono liberamente. La compressione e il riscaldamento di un plasma costituito da due forme di idrogeno, chiamate deuterio e trizio, provoca la collisione e la fusione dei loro nuclei: quando ciò avviene, le reazioni di fusione emettono circa 10 milioni di volte più energia rispetto alla combustione della stessa quantità di carbone. La sfida più grande, però, è riuscire a ottenere più energia di quella utilizzata per innescare la reazione.
 
Un sistema più semplice
Per confinare il plasma, la tecnologia di Zap Energy non si basa su magneti ma su un sistema più semplice, nel quale le correnti elettriche vengono incanalate attraverso un sottile filamento di plasma: in questo modo, il plasma stesso genera campi elettromagnetici che lo riscaldano e comprimono. Questa tecnica è stata sperimentata fin dalla metà del secolo scorso, ma l’ostacolo principale alla sua applicazione era la breve durata del plasma, un problema che però Zap Energy ha ora risolto, riuscendo a stabilizzare la reazione.
Le misurazioni delle temperature raggiunte sono state effettuate da un gruppo di ricercatori esterni dell’Università della California a San Diego e del Laboratorio Nazionale Lawrence Livermore, che hanno usato un laser molto luminoso e molto veloce per sparare un impulso di luce verde nel plasma: questo disperde gli elettroni e fornisce informazioni sulla loro temperatura e densità. L’azienda americana ha già commissionato un nuovo dispositivo sperimentale di prossima generazione, FuZE-Q, che dovrebbe essere in grado di produrre una quantità di energia molto maggiore.

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