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L’allarme del Wwf. “A rischio la legge europea sul ripristino della natura”. Appello di Green Impact

where Bruxelles (Belgio) when Lun, 25/03/2024 who roberto

Slittato il voto europeo. L’appello degli ecologisti affinché gli ecosistemi naturali possano garantire aria, acqua e suoli sani alle nostre e alle future generazioni

Gli ecologisti insorgono per il rinvio nature-restoration-law.pngdel voto del Consiglio europeo sulla legge europea per il ripristino naturale, cioè il regolamento Nature Restoration Law (Nrl), il cui voto era originariamente previsto per lunedì 25 marzo. Appelli e raccolte di adesioni sono state promosse fra gli altri dal Wwf (con un documento firmato da 147 scienziati) e da Green Impact.
 
Che cos’è il regolamento Nrl
Questa normativa, discussa a lungo e concordata con i governi dell’Ue, è arrivata alla sua formulazione ultima che fissa l'obiettivo di ripristinare almeno il 20% delle zone terrestri e marine dell'Ue entro il 2030 e tutti gli ecosistemi entro il 2050. Un accordo sulla Nrl era già stato raggiunto a novembre e approvato dagli ambasciatori degli Stati membri. Il voto del Consiglio, previsto per lunedì 25 marzo, doveva essere una mera formalità. Ma nonostante l'ampio sostegno dei cittadini, del Parlamento europeo, degli scienziati, delle imprese e di 19 Stati membri, la Nrl è stata fermata dall’Ungheria, a cui si sono associati i voti contrari e le astensioni di Italia, Svezia, Polonia, Finlandia, Paesi Bassi, Belgio e Austria.
Un'analisi condotta dal think tank europeo Ieep dice che il lavoro per il ripristino della natura potrebbe portare fino a 500mila nuovi posti di lavoro e un incremento del reddito fino a 11 miliardi di euro, considerando anche la mitigazione degli eventi avversi. Inoltre, il turismo naturalistico, ampiamente diffuso in Italia e stimato a centinaia di milioni di euro, offre importanti opportunità economiche. Le aree protette e il sistema Natura 2000 attirano milioni di visitatori ogni anno, generando benefici ricreativi significativi. Investire nel ripristino della natura potrebbe stimolare l'innovazione nel settore industriale, affrontando sfide come la gestione del suolo, dell'acqua e delle colture di fronte ai cambiamenti climatici. Anche la scomparsa degli impollinatori, essenziali per la produzione alimentare, evidenzia l'urgenza di agire. Da soli forniscono servizi gratuiti per miliardi di euro all’anno. La preservazione degli habitat naturali, incluse le aree umide e i fiumi, non solo favorirebbe la disponibilità di acqua per le persone e i raccolti, ma anche la conservazione di servizi ecosistemici di inestimabile valore.
 
L’allarme del Wwf
Il tempo stringe e il Wwf, con l’appoggio di 147 fra illustri scienziati e naturalisti, lancia un appello al Consiglio dell'Unione Europea e al governo italiano (che ne è membro), affinché si chiuda al più presto il percorso di approvazione della Nature Restoration Law (Nrl), il regolamento sul ripristino della natura.
“Dopo l’approvazione del Parlamento europeo, ora è fondamentale che il Consiglio confermi l’impegno a garantire il ripristino degli ecosistemi degradati in tutti i Paesi dell'UE, a contribuire al raggiungimento degli obiettivi europei in materia di clima e biodiversità e migliorare la sicurezza alimentare. In gioco non c’è solo il recupero di ambienti naturali come foreste, fiumi e habitat marini: in gioco ci sono la mitigazione e l’adattamento al cambiamento climatico, la difesa da inondazioni, incendi e desertificazione, la qualità dell’acqua e dell’aria. In altre parole, in gioco c’è la anche la sicurezza di tutti i cittadini europei. Per questo è preoccupante lo stallo in cui si trova ora il Consiglio dell’Unione Europea dopo il mancato raggiungimento della maggioranza qualificata degli Stati Membri, necessaria per adottare la Nrl che rappresenta l'atto legislativo più significativo in materia di natura nell'Unione Europea dagli anni '90”, dice il Wwf.
 
L’appello di Green Impact
“L'Italia insieme alla Polonia, alla Svezia e ai Paesi Bassi ha annunciato il ritiro del sostegno accordato a livello diplomatico lo scorso novembre, dichiarando l'intenzione di votare contro la sua adozione. Chiediamo alla premier Meloni di sostenere questa norma: è ancora in tempo per dire sì”: questo l'appello lanciato dall'associazione italiana Green Impact in rappresentanza del network europeo Forest Defenders Alliance.
"Questo repentino cambiamento di posizione - sottolinea Gaia Angelini, presidente di Green Impact - solleva interrogativi sulla comprensione dei benefici di questa normativa da parte degli esponenti del governo italiano. Tale decisione sembra contraria alla preservazione del nostro prezioso patrimonio naturale, il cui valore economico è spesso maggiormente riconosciuto all'estero che nel nostro Paese".
È quindi fondamentale che l'Italia sostenga questa normativa anziché ritirarsi. Una decisione favorevole all'adozione della legge sarebbe a favore dei cittadini di tutta l'Unione Europea, contribuendo alla salvaguardia delle nostre risorse naturali per le generazioni future. "La Premier Giorgia Meloni - conclude Angelini - ha l’occasione di cogliere questa opportunità e sostenere la Natura italiana, guardando oltre la mera e falsa narrativa su questi temi che servirebbe solo a portare pochi voti e farebbe male al Paese".
 
Per firmare l’appello del Wwf https://www.wwf.it/cosa-puoi-fare-tu...
L’analisi Ieep sui benefici economici della legge https://ieep.eu/wp-content/uploads/2...
Il documento della Commissione Europea: https://environment.ec.europa.eu/top...

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