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Pompe di calore. A Milano nasce la cabina di regìa per la geotermia nelle città

where Milano when Ven, 29/03/2024 who roberto

L'accordo coinvolge Città metropolitana di Milano, il Comune di Milano, Musa (Multilayered Urban Sustainability Action) e l’Università Bicocca

Favorire il governo della musa-it-geotermia.jpggeotermia urbana, è questo l’obiettivo dell’accordo di collaborazione che coinvolge la Città metropolitana di Milano, il Comune di Milano, Musa (Multilayered Urban Sustainability Action) e l’Università degli Studi Milano Bicocca
 
I motivi dell’intesa
L’intesa nasce sulla scia del recente sviluppo di progetti di riqualificazione energetica che prevedono la gestione della climatizzazione attraverso pompe di calore alimentate da acque di falda. Come è noto la "concessione all'utilizzo della risorsa idrica" deve essere approvata dalla Città metropolitana, la quale ha ereditato dalla Provincia l'importante delega alla gestione delle acque, con particolare riguardo ai temi della tutela e della concessione d'uso di questa preziosa risorsa. L'accordo stipulato nasce così per mettere in comune le competenze e le informazioni in possesso degli enti e degli istituti di ricerca, in una logica di reciproco aggiornamento e di costruzione di banche dati condivise a disposizione di tutti.
 
I commenti
Paolo Festa, consigliere delegato all’ambiente Città metropolitana di Milano, così commenta: ”Lo sfruttamento della risorsa idrica per ricavare energia in questi anni ha registrato un rilevante incremento; le pompe di calore che utilizzano come l'acqua della prima falda consentono di fornire energia termica agli edifici senza prevedere la combustione di fonti fossili e il conseguente rilascio di inquinanti in atmosfera. Nel tempo, le necessità e le opportunità di utilizzare le acque sono cambiate e di conseguenza sono mutate le regole e le attività che gli Enti devono svolgere, come testimonia il fatto che nel 2023 i nostri uffici hanno rilasciato rilasciano oltre 300 autorizzazioni annue, un numero straordinario, data anche la complessità del procedimento. L'acqua estratta dalla falda, 340 milioni di mc/anno, potrebbe riempire ogni giorno 37.000 autobotti da 25 metri cubi, e questi volumi rendono l’idea di quanti inquinanti nocivi alla salute non vengono rilasciati in atmosfera”.
Elena Eva Maria Grandi, assessora all’ambiente e verde del Comune di Milano, aggiunge: "Nell’area metropolitana milanese l'acqua è abbondante e di buona qualità e gli enti, con le rispettive competenze, devono preservarla tale e tener conto di tutti i suoi possibili usi, primo fra tutti quello umano, poi quello agricolo irriguo, quello industriale e quello energetico. Gli enti devono anche tener conto delle dinamiche di sviluppo di nuovi settori, quali ad esempio quello dello sfruttamento geotermico, che offre indubbiamente una grande opportunità; e devono tenere conto anche delle mutate e mutevoli condizioni climatiche che hanno grande incidenza sull'acqua".

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