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C’era una volta l’automobile. Il 2022 è stato il peggiore degli ultimi dieci anni. Ecco perché

where Roma when Lun, 03/07/2023 who roberto

La Sintesi Statistica 2022 di Unione Nazionale Rappresentanti Autoveicoli Esteri (Unrae) parla di dati in forte calo su tutte le immatricolazioni, anche sulle ibride

Le immatricolazioni auto in Italiaauto.jpg hanno toccato il livello più basso degli ultimi dieci anni a causa di un forte calo delle vendite di vetture benzina e diesel. Quanto al fronte decarbonizzazione, le ibride sono una su tre dei nuovi acquisti (il 34% del totale), ma hanno comunque registrato un calo di 20.000 unità rispetto all’anno precedente (138.000), nonostante l’importante aumento dell’autonomia di veicoli elettrici (+12%) e ibride plug-in (+26%) degli ultimi 4 anni. È quanto emerge dalla Sintesi Statistica 2022 di Unione Nazionale Rappresentanti Autoveicoli Esteri (Unrae). 

I numeri delle elettriche e delle termiche
Stando ai dati diffusi siamo all’ultimo posto tra i cinque maggiori mercati auto per vendite di elettriche BEV e PHES con un -8,8%. Le immatricolazioni di automobili a benzina sono scese dal 30% del 2021 al 27,8%. Un trend che interessa anche le diesel, diminuite dal 22,1% al 19,6%. A fine 2022 il parco circolante era composto da 39 milioni di vetture con un’età media di 12,5 anni. Il 25% di queste automobili hanno un’alimentazione precedente a Euro 4. I mezzi commerciali leggeri, invece, secondo Unrae, sono 4,2 milioni, con un’età media maggiore: 14 anni. La percentuale di camioncini con alimentazione precedente a Euro 4 è pari al 41%. Peggio ancora i veicoli industriali, in tutto 725.000, che hanno un’età media di 14,3 anni e la metà sono precedenti a Euro 4. I più “puliti” sono i 62.400 autobus, vecchi appena 12 anni, anche se il 37,5% è precedente a Euro 4. È andata male nel 2022 anche nell’usato: il dato segna una diminuzione del 7,5% rispetto all’anno precedente. Gli italiani hanno comprato solamente 4,6 milioni di vetture di seconda mano. Gli acquirenti privati mantengono il primato nonostante il calo dal 63,2% del 2021 al 58,9% dell’anno scorso. Al secondo posto troviamo il noleggio a lungo termine (305.000 vetture vendute), la cui quota è salita del 5,6%. Infine i veicoli da lavoro anch’essi in calo (-13%) rispetto al 2021 (161.000). Sono soprattutto furgoni (70% del totale), principalmente alimentati a diesel (76,5%), ma è aumentato il numero di ibridi (10,9% del totale) e elettrici puri (al 2,7%).

Le spiegazioni
L’analisi di Unrae segnala poi la presenza di due fenomeni: l’invecchiamento del parco auto circolante e la lenta riduzione delle emissioni CO2, che nel 2022 sono scese di appena un grammo (118,7 g/km) rispetto all’anno precedente (119,7 g/km). “A rallentare la transizione energetica e il processo di decarbonizzazione sono stati i ritardi sul fronte delle infrastrutture di ricarica, la cronica penalizzazione fiscale delle auto aziendali in uso promiscuo, le ‘storture’ introdotte nello schema 2022-24 per gli incentivi all’acquisto di vetture a basse emissioni”, sottolinea il direttore generale dell’Unrae Andrea Cardinali.

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