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Parbleu! Ecco perché Edf è stata nazionalizzata (e ha lasciato la Borsa di Parigi)

where Parigi when Lun, 12/06/2023 who roberto

Il governo Macron ha deciso di intervenire dopo la chiusura di 12 dei suoi 56 reattori e una perdita netta di quasi 18 miliardi

Edf, il colosso energetico che edf.jpgcontrolla Edison, ha lasciato la Borsa di Parigi. L’ultimo passaggio del delisting è avvenuto in settimana con il ritiro forzoso delle azioni residue della società ancora in circolazione sulla borsa francese. L’operazione ha così permesso all’Eliseo di acquisire il restante 16% dell’azienda.
 
Le cause della mossa
A rendere necessario l'intervento di Parigi era stata la situazione di precarietà di Edf, messa in ginocchio dalle ingenti perdite subite dopo che il presidente Macron aveva imposto un tetto ai prezzi dell'elettricità, costringendo Edf ad acquistare forniture a prezzi di mercato più elevati, senza poter trasferire il costo sui consumatori. Questa misura, che normalmente non sarebbe stata particolarmente problematica, ha messo in ginocchio l’azienda che nell'estate del 2022 aveva 12 dei 56 reattori nucleari non operativi per difetti di progettazione che causavano punti di corrosione condotte d’acciaio.
A causa di tali difficoltà, Edf ha chiuso il 2022 con una perdita netta di 17,94 miliardi di euro, contro l'utile di 5,11 miliardi del 2021. La nazionalizzazione -sottolinea il gruppo in una nota - permetterà di eseguire investimenti con orizzonti temporali molto lunghi. Il governo francese ha intenzione di costruire sei reattori nucleari pressurizzati (noti anche come EPR2) entro il 2050. In questo modo Edf continuerà a ricoprire un ruolo critico nella fornitura elettrica della Francia, che al momento ricava circa il 70% della sua produzione energetica da fonti nucleari, continua la nota.

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edf