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Pichetto in Sardegna ha confermato il rigassificatore a Porto Torres, che Meloni ha già blindato

where Cagliari when Lun, 26/02/2024 who roberto

Avrà una capacità da 1 miliardo di metri cubi l’anno. Il ministro: la dorsale da nord verso sud porterà il metano nelle aree industriali

Arriverà il rigassificatore a Portoporto-torres.png Torres. La conferma è giunta in questi giorni dal ministro dell’Ambiente Gilberto Pichetto, intervenuto a una riunione di Confindustria Sardegna. Confermo – ha detto ripreso da La Nuova Sardegna - che "prevediamo un rigassificatore a Porto Torres, e una dorsale, nord-sud per collegarlo alle altre aree industriali, e sulla sua taglia, poiché una sana ridondanza non fa male e visti i consumi teorici dell’isola, credo che una capacità di rigassificazione da 1 miliardo di metri cubi di gas l’anno vada bene”.
 
Impianto blindato dal governo
L’impianto sarà di una taglia più ridotta rispetto a Panigaglia (3.8 miliardi di metri cubi di gas l’anno) o Rovigo (8 miliardi) e godrà di un processo autorizzativo più rapido e che lo farebbe entrare nel ristretto elenco di impianti necessari per la sicurezza energetica nazionale. Il governo, tra l’altro, vuole che la procedura di intesa istituzionale a salvaguardia del decreto transizione energetica in Sardegna venga rilasciata non più dalla Regione Sardegna, ma dalla conferenza Stato-Regioni. La motivazione ufficiale è che trattandosi di una opera di rilevanza nazionale è naturale che siano tutte le Regioni a dare il via libera, ma la realtà è che così si blinda definitivamente il decreto in caso di retromarcia post elettorali da parte della Regione. La Sardegna potrà anche opporsi ma toccherebbe alla conferenza Stato-Regioni una decisione su una eventuale impugnazione.
 
Il ruolo del Governatore uscente e le elezioni
Su tutto quanto pesano poi le elezioni di questo weekend con l’opposizione che aveva attaccato il governatore uscente Solinas per aver negato qualsiasi informazione sul contenuto dell’accordo, o quantomeno sugli obiettivi della Regione, continui a non informare né l’opinione pubblica né le realtà istituzionali e produttive sul contenuto dell’intesa. E chissà che cosa dirà oggi il sindaco di Porto Torres Massimo Mulas della revisione del Governo Meloni che, ai tempi del ministro Cingolani, esattamente due anni fa diceva che "Il Dpcm sulla transizione energetica nell'isola riporta la Sardegna all'epoca in cui era una colonia", sostiene Mulas. "Non è il frutto di alcuna attività di concertazione: siamo stati consultati marginalmente; inoltre, prospetta un risultato inaccettabile: la Sardegna dal punto di vista energetico non sarà autosufficiente, ma dipendente da depositi in Continente e da un cavo collegato alla Sicilia".
 
Appello degli ambientalisti
Intanto arriva l’appello di Legambiente, Wwf, Greenpeace e Kyoto Club ai candidati alla presidenza della Regione Sardegna: niente metano, è l'ora delle rinnovabili. “Occorre respingere con decisione la obsoleta proposta di una inutile dorsale del gas fortemente impattante. Il progetto di metanizzazione proposto nel 2015, con il Patto per la Sardegna, è fallito perché era già allora antistorico".
La soluzione? "La Sardegna si trova nelle condizioni ideali per costituire un laboratorio per la transizione energetica puntando a diventare la prima isola verde, libera da fonti fossili, e luogo nel quale si sperimentano e definiscono le buone pratiche dell'Agenda 2030 e del Green Deal europeo".
"Si individuino e sviluppino - insistono le organizzazioni - un adeguato numero di progetti di impianti eolici offshore intorno ai mari della Sardegna garantendo la massima compatibilità ambientale con l'ecosistema marino e il maggior livello di integrazione nella pianificazione dello spazio marittimo. Occorre accelerare l'iter autorizzativo per la realizzazione dell'elettrodotto T Link Sardegna-Sicilia-Continente della potenzialità di 1mila MW, che appare sempre più fondamentale per accelerare il phase-out del carbone, e potenziare la continuità energetica con il continente, favorire lo sviluppo delle Fer, rafforzare la sicurezza della rete nazionale e facilitare l'esportazione e l'importazione dalla Sardegna di energia elettrica".

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